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20 Aprile 2013 | IBC news

Santa Sofia a scuola con gli artisti

Esposizione dedicata alla “Scuola d’arti e mestieri” con le opere degli artisti che furono qui “professori”

A cura di Valeria Cicala
20 aprile 2013
 
Andiamo nell’alta valle del Bidente dove la Romagna si inerpica verso la Toscana. A Santa Sofia, presso la Galleria d’Arte Contemporanea Vero Stoppioni, dal 14 aprile al 16 giugno 2013, una mostra racconta un ‘esperienza importante nella storia di questa comunità e ne mette in risalto una maturità culturale ragguardevole. Si tratta dell’esposizione dedicata alla “Scuola d’arti e mestieri” con le opere degli artisti che furono qui “professori”: Giacomo Vespignani(1891-1941) pittore e ceramista noto per la sua militanza futurista, e Innocente Biserni detto “Cencino” ” (1895-1964), allievo dell’Accademia fiorentina di belle arti, apprezzato decoratore e frescante.

I due prestigiosi nomi diedero un apporto fondamentale a quella scuola che, con lungimiranza e con la consapevolezza della risorsa lavoro che costituiva una preparazione artistica e artigianale, fu istituita nel 1911 dall’amministrazione socialista di Santa Sofia. Si voleva fornire ai giovani del paese e del territorio circostante una preparazione fosse spendibile, da un lato, nel mercato del lavoro, dall’altro indispensabile per accedere a scuole superiori dello stesso indirizzo.

La volontà di garantire solide basi culturali e professionali a quei ragazzi che non avevano risorse familiari su cui contare per seguire corsi di studi in città, indusse gli amministratori locali ad organizzare corsi serali per i lavoratori adulti. Eventi epocali come lo scoppio della prima guerra mondiale, gli esiti del terremoto del 1918, ma anche difficoltà gestionali e finanziarie, hanno certamente segnato la storia della scuola, la cui attività si è protratta, tuttavia, fin verso la fine degli anni ’50.

Sia Vespignani, presente a Santa Sofia , anche se non con continuità, dal 1916 al 1926, cioè nel periodo dei suoi maggiori riconoscimenti artistici, sia a Innocente Biserni, che prende in mano la scuola che aveva frequentato in giovane età e manifesta grandi capacità e talento, si deve la formazione di diverse generazioni di questa area della Romagna e la predisposizione ad apprezzare l’arte, a sentirla come una risorsa da con dividere. E’ bene ricordare che al nome di Innocente Biserni si lega la nascita del rinomato “Premio Campigna”, la cui prima edizione risale al 1955.

L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Santa Sofia in collaborazione con l’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna, rientra nel programma di eventi collegati alla grande mostra “Novecento. Arte e vita in Italia tra le due guerre”, allestita nei Musei di San Domenico a Forlì.
 
L’esposizione, ideata da Orlando Piraccini e coordinata da Caterina Mambrini e Giuseppe Michelacci, propone importanti opere dei due artisti, con una predilezione per quelle che traggono ispirazione dall’ambiente naturale di Santa Sofia. Queste provengono da raccolte pubbliche e collezioni private. Si segnalano anche i documenti e le immagini che propongono la vita e l’attività della scuola tra le due guerre.

http://ibc.regione.emilia-romagna.it/

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