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30 Novembre 2013 | IBC news

Sotto la pelle

Un seminario a Ferrara presenta uno trattato di medicina di rara bellezza

A cura di Valeria Cicala

30 novembre 2013

Non sono in molti a conoscere, ancora adesso, il variegato e prezioso patrimonio di beni culturali che è oggi in capo alle aziende del servizio sanitario. Un serbatoio di inestimabile valore, sedimentato nei secoli, frutto di donazioni e dell’intrecciarsi delle vicende storico-politiche del territorio. Ad questo, nel 2005, la Regione, in collaborazione con l’Istituto per i beni culturali, dedicò una grande mostra “Le arti della salute” che aveva anche la finalità di sottolineare l’impegno nella storia di tanti soggetti di mettere sempre al centro la persona e la cura.
Tra i capolavori che con impegno e, a volte, con difficoltà si conservano all’interno di queste istituzioni, certamente è un gioiello il trattato “De Humani Corporis Fabrica” di Andrea Vesalio, stampato per la prima volta a Basilea nel 1543. Di questo poderoso e bellissimo volume ha copia La Biblioteca di Scienze della Salute, che costituisce un servizio aziendale dell’Unità organizzativa Formazione e Aggiornamento dell’Azienda Ospedaliero–Universitaria di Ferrara Arcispedale S. Anna.

Con l’intento di far conoscere questo documento e di divulgare i suoi contenuti è stato organizzato il seminario “De Humani Corporis Fabrica” di Andrea Vesalio. che si terrà venerdì 6 dicembre, dalle 9.30 alle 13, all’Aula Magna dell’ Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara (Cona), nel corso del quale sarà presentata la versione digitalizzata del trattato.

L’evento, organizzato in collaborazione con la Soprintendenza per i beni librari e documentari dell’IBC, si articola su quattro interventi tematici che ripercorrono la storia del libro e l’evoluzione dell’anatomia e della medicina partendo proprio dal trattato del Vesalio, attualizzandolo attraverso i calchi in cera del Museo Anatomico “Giovanni Tumiati” ed arrivando fino alla moderna diagnostica per immagini.
La bellezza e la potenza dell’anatomia umana, che esplode dalle pagine del trattato attraverso le bellissime xilografie, si confronta con i colori e i profili della più avanzata tecnologia che ha permesso un salto importante nella diagnostica (risonanza magnetica, tac) che assumono pure un’identità artistica e cromatica proprio nell’accostamento con le incisioni di questo antico capolavoro.
Per qualche dettaglio in più sul trattato, prendiamo informazioni dall’intervento che Zita Zanardi, funzionaria della Soprintendenza beni librari e documentari dell’IBC , svolgerà a Ferrara nell’ambito del seminario.
Il libro, un corposo in folio diviso in sette libri, presenta un apparato illustrativo di oltre trecento immagini e le figure delle ossa e dei muscoli in particolare, sono tra i capolavori della xilografia rinascimentale. Il frontespizio della Fabrica e le xilografie (a piena pagina e piccole) costituiscono la più famosa serie di illustrazioni anatomiche mai pubblicate. Esse furono realizzate a Venezia sotto la supervisione dello stesso Vesalio forse, secondo Giorgio Vasari, da Jan Stephan van Calcar, artista che operava nella bottega di Tiziano.

Per saperne di più www.ibc.regione.emilia-romagna.it

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