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25 Maggio 2013 | IBC news

Stoffe sontuose, abiti preziosi

Al Museo Civico Medioevale di Bologna per la prima volta esposta la collezione tessile

A cura di Valeria Cicala

25 maggio 2013

Dal 25 maggio al 29 settembre 2013, a Bologna la mostra “Sete fruscianti, sete dipinte. Il recupero della collezione tessile del Museo Civico Medievale, che si tiene presso lo stesso museo, sarà una gioia per gli occhi, stimolerà il tatto e in qualche misura riaccenderà la consapevolezza che le belle manifatture, la straordinaria capacità di realizzare tessuti, di rendere preziosi abiti e arredi è un’arte straordinaria.

L’esposizione, che un po’ solletica la vanità con setose morbidezze e cromatismi raffinati, presenta una selezione della ricca collezione di tessuti, ricami e galloni del Museo Civico Medievale, composta da quasi 800 esemplari, tra questi damaschi, velluti, broccati, rasi, ricami, che coprono un arco cronologico tra il XVI e il XIX secolo.
La raccolta ha preso la sua fisionomia tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, ed è ora proposta per la prima volta dopo una sistematica catalogazione ed un complesso intervento conservativo.
La mostra, organizzata in collaborazione con l’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna, offre un’anteprima del nuovo allestimento permanente in corso di realizzazione nel Museo Civico Medievale dove, dal prossimo anno, sarà possibile ammirare a rotazione l’intera collezione.

Nel percorso espositivo i tessuti sono accostati a ritratti femminili e maschili, per esemplificare la moda del tempo e rendere dunque più contestualizzabile la società e lo stile di vita di quei secoli. Si avrà, dunque, l’opportunità di ritrovare alcuni capolavori di Bartolomeo Passarotti, Prospero Fontana, Benedetto Gennari, Angelo Crescimbeni e Luigi Crespi, provenienti dal Museo Davia Bargellini e dalle Collezioni Comunali d’Arte.
Sarà anche esposto, per la prima volta, un prezioso abito maschile da cerimonia della seconda metà del Settecento, recentemente donato ai Musei Civici d’Arte Antica.

Sia la catalogazione e il restauro della collezione tessile, sia l’allestimento in corso della nuova sala museale, si sono potuti realizzare grazie alla collaborazione scientifica ed al supporto finanziario dell’ IBC

L’iniziativa, che è accompagnata da una serie di piacevoli appuntamenti – letture, incontri, musiche – porta l’attenzione su quella lunga stagione in cui Bologna fu città della seta, è sufficiente visitare il Museo del Patrimonio Industriale per scoprire questo versante importante della storia economica della città. Come pure gli abiti e i tessuti in esposizione ripropongono l’attuale importanza del made in Italy per quanto concerne la moda con i suoi marchi, con quella creatività costante che va alimentata e rilanciata.
Abbiamo bisogno di riscoprire professionalità e competenze che hanno radici secolari e costituiscono un’opportunità di lavoro, un a risorsa anche per il futuro. Ci si può rendere conto di tutto ciò proprio visitando una mostra, entrando in un museo.

Per saperne di più www.Ibc.regione.emilia-romagna.it

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