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16 Marzo 2011 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

Cent’anni di Pellegrino Artusi

Tra Forlimpopoli e Firenze si rende omaggio al grande gastronomo

A cura di Marina Leonardi

16 marzo 2011

Cari ascoltatori, cento anni fa a Firenze moriva il nostra grande gastronomo Pellegrino Artusi, l’unico ad aver codificato la cucina italiana in un’epoca in cui i francesi spadroneggiavano ai fornelli. Come ben sapete nel suo La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene propone soprattutto ricette emiliano romagnole e toscane, che sono poi quelle che si producevano ed elaboravano nella cucina di Artusi e della sua fida cuoca Marietta. Ma non manca la descrizione di ricette di altre regioni d’Italia e anche straniere come la balsamella che è un’italianizzazione della francese bechamelle.

E proprio parlando di salse, dobbiamo anche dire che un altro grande contributo dell’Artusi alla gastronomia, è quello di aver proposto alle famiglie italiane delle ricette non troppo elaborate e prodotte con ingredienti semplici e naturali, senza tutti quegli intingoli, quei fondi e quelle salse grasse che la cucina francese imponeva al mondo.

In onore di tutto quello che Artusi è stato ed è ancora, voglio ricordare che grazie alla Regione Emilia Romagna e alla Consulta degli emiliani romagnoli nel mondo il volume è stato tradotto in diverse lingue e diffuso in tutto il mondo e soprattutto là dove ci sono tanti emigrati di origini italiane ed emiliano romagnole desiderosi di recuperare le loro radici anche gastronomiche, orbene dicevamo in onore ad Artusi nel centenario della sua morte è stato organizzato tra Forlimpopoli che gli diede i natali il 4 agosto del 1820 e Firenze dove Artusi si trasferì e morì, un ricco cartellone di eventi, il primo di questi proprio stasera 16 marzo con una cena artusiana lunga 30 città e che si inserisce nell’ambito delle celebrazioni dell’Unità d’Italia.  Come dicevamo, in contemporanea in una trentina di città italiane, si terrà una cena artusiana promossa dall’ordine professionale dei maestri di cucina ed executive chef (aderente alla Federazione italiana cuochi, Fic), in collaborazione con il Comitato delle celebrazioni artusiane, le scuole alberghiere, gli istituti di ristorazione e cuochi.
All’opera ci saranno qualificati maestri di cucina alle prese con le ricette tratte dal manuale artusiano, realizzate con prodotti locali e nell’ambito delle tradizioni territoriali. In cima alla lista ci saranno Forlimpopoli e le capitali del Regno: Firenze, Torino e Roma.

Le celebrazioni del centenario di Pellegrino Artusi cominceranno ufficialmente il 30 marzo con un convegno di studi “Artusi100 – Il secolo artusiano” che si svolgerà in quattro sessioni: le prime due a Firenze (30-31 marzo) e le altre due a Forlimpopoli (1-2 aprile). Il convegno vedrà la presenza dei massimi esperti di storia e cultura dell’alimentazione e linguisti italiani, tra cui Massimo Montanari, Alberto Capatti, Gian Luigi Beccaria, Giovanna Frosini, Angelo Varni, Piero Meldini, Giuseppe Polimeni e uno dei più celebri chef del mondo, il modenese Massimo Bottura, che parlerà della cucina artusiana oggi.

Nei cinque giorni precedenti il convegno (26/30 marzo) sarà, invece, organizzato un pellegrinaggio a piedi per rievocare il cammino ideale tra Forlimpopoli e Firenze di Pellegrino Artusi, con soste nei luoghi più significativi dove sono in programma confronti e dibattiti che termineranno tutti con una “cena artusiana”.

Ma torniamo all’apertura delle celebrazioni, il 30 marzo che vedrà l’inaugurazione di diverse esposizioni. Alla Biblioteca nazionale di Firenze sarà allestita la mostra documentaria “ Pellegrino Artusi: il tempo e le opere” dal 30 marzo al 30 aprile.

A Casa Artusi, Forlimpopoli, sarà invece ospitata l’esposizione documentaria “Pellegrino Artusi: la cucina domestica e i ricettari di casa” dal 30 marzo al 30 aprile.
In programma alla Rocca di Forlimpopoli, inoltre, la mostra “Artusi 100 X100. Immagini per un ricettario di cucina casalinga 1911-2011”. Il percorso della mostra si svolgerà lungo 100 pannelli che metteranno in fila cento anni di cultura gastronomica italiana.

Alle celebrazioni è poi legato “Pellegrino Artusi: l’Italia a tavola”  il titolo del concorso nazionale riservato ai ragazzi delle classi IV degli istituti alberghieri, a cui viene chiesto di realizzare un testo sull’importanza del manuale artusiano nella storia della cucina italiana e un menù completo che faccia riferimento alle sue ricette.
In palio ci sono un premio di 500 euro, una borsa di studio e un riconoscimento di caratura nazionale. Il termine ultimo per partecipare è il prossimo 9 aprile. Gli otto finalisti parteciperanno alla serata finale che si svolgerà a Forlimpopoli il 30 settembre, con una gara ai fornelli per la preparazione di un piatto scelto all’interno del menù.
Ma tante sono le iniziative che si protrarranno fino al febbraio 2012 e di cui vi daremo conto di volta in volta.

Se volete saperne di più trovate il calendario e gli approfondimenti  sul sito www.casartusi.it.

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