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30 Marzo 2011 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

Cent’anni di Pellegrino Artusi. Seconda parte

Tra Forlimpopoli e Firenze si rende omaggio al grande gastronomo

A cura di Marina Leonardi

30 marzo 2011

Cari ascoltatori, cento anni fa a Firenze moriva il nostro grande gastronomo Pellegrino Artusi, il primo ad aver codificato la cucina italiana in un’epoca in cui i francesi spadroneggiavano ai fornelli.

Vi abbiamo già parlato due settimana fa dell’inizio delle celebrazioni di questa importante ricorrenza che prende il via ufficialmente proprio oggi il 30 marzo con un convegno di studi “Artusi100 – Il secolo artusiano” che si svolgerà in quattro sessioni: le prime due a Firenze (30-31 marzo) e le altre due a Forlimpopoli (1-2 aprile). Il convegno vedrà la presenza dei massimi esperti di storia e cultura dell’alimentazione e linguisti italiani, tra cui Massimo Montanari, Alberto Capatti, Gian Luigi Beccaria, Giovanna Frosini, Angelo Varni, Piero Meldini, Giuseppe Polimeni e uno dei più celebri chef del mondo, il modenese Massimo Bottura, che parlerà della cucina artusiana oggi.

Sempre oggi ci sarà l’inaugurazione di diverse esposizioni. Alla Biblioteca nazionale di Firenze sarà allestita la mostra documentaria “ Pellegrino Artusi: il tempo e le opere” dal 30 marzo al 30 aprile.

A Casa Artusi, Forlimpopoli, sarà invece ospitata l’esposizione documentaria “Pellegrino Artusi: la cucina domestica e i ricettari di casa” dal 30 marzo al 30 aprile.
In programma alla Rocca di Forlimpopoli, inoltre, la mostra “Artusi 100 X100. Immagini per un ricettario di cucina casalinga 1911-2011”. Il percorso della mostra si svolgerà lungo 100 pannelli che metteranno in fila cento anni di cultura gastronomica italiana.

Alle celebrazioni è poi legato “Pellegrino Artusi: l’Italia a tavola”  il titolo del concorso nazionale riservato ai ragazzi delle classi IV degli istituti alberghieri, a cui viene chiesto di realizzare un testo sull’importanza del manuale artusiano nella storia della cucina italiana e un menù completo che faccia riferimento alle sue ricette..
Sempre il 30 marzo alle ore 19.30 presso il Palagio di Parte Guelfa a Firenze si terrà “L’Artusi è servito”, con Paolo Petroni, autore ed esperto di cucina, che introdurrà il pubblico nel mondo di Pellegrino Artusi, prendendo spunto dall’edizione Giunti del centenario, che sarà presentata per la prima volta in questa occasione; nel frattempo Luisanna Messeri, autrice e conduttrice televisiva di Alice Tv, preparerà le sue ricette “alla maniera dell’Artusi”, che saranno poi realizzate e servite ai presenti dagli studenti delle scuole alberghiere di Firenze (ingresso libero ).

 
Venerdì 1 aprile al Teatro Verdi di Forlimpopoli sarà messa in scena, in anteprima nazionale, una commedia in un unico atto, con musica dal vivo, ricette ed effetti multimediali, scritta e interpretata da Denio Derni con la regia di Enrico Messina. “L’Italia è servita” racconta la vita di Pellegrino Artusi e la storia dell’unità d’Italia vista da dietro le persiane dell’intimità domestica di colui che ha unito gli italiani a tavola. Tratto dall’autobiografia di Pellegrino Artusi e da brani di “La scienza in cucina”, da testi dell’amico antropologo Paolo Mantegazza e di Olindo Guerrini, quello che viene presentato è uno spaccato dell’humus storico e culturale che diede origine al manuale di cucina più famoso d’Italia. I tre attori impersonano tre generazioni che si misurano con l’eredità artusiana, realizzando in scena la celebre ricetta dei Cappelletti all’uso di Romagna. Lo spettacolo è a ingresso libero, su prenotazione.

In occasione del centenario, sarà realizzata poi una ristampa anastatica della rarissima prima edizione del manuale artusiano. Grazie al Comune di Forlimpopoli e a Giunti Editore è, infatti, in stampa il volume con le sue 475 ricette e la dedica ai gatti Biancani e Sibillone (che scomparirà nelle successive 14 curate dall’autore, sempre a proprie spese) a cui si aggiungono contributi di Giovanna Frosini (Accademia della Crusca), Alberto Capatti (Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e Colorno), Massimo Bottura (il migliore chef italiano, secondo la classifica S. Pellegrino World’s 50 Best Restaurant 2010 e l’Accademiainternazionale di gastronomia di Parigi 2011), Massimo Montanari (Presidente Comitato Scientifico Casa Artusi ). E sempre per il centenario è stato realizzato un video di 10 minuti, che ripercorre la storia ordinaria di un signore borghese e la storia straordinaria di un libro che ha molto viaggiato, anche nelle valigie dei migranti, per saldare e rafforzare l’identità gastronomica degli italiani. Il documentario vede la partecipazione di Massimo Bottura, Alberto Capatti, Denio Derni, Massimo Montanari, Valentino Marcattili. Le musiche originali sono della Scuola di musica popolare di Forlimpopoli, il soggetto Laila Tentoni e Antonio Tolo. La regia è Mauro Bartoli. Il video sarà presentato in anteprima in occasione dei convegni a Firenze e Rimini

Potete trovare tutte le informazioni  sul sito www.casartusi.it

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