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3 Dicembre 2014 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

Miele di erba medica della pianura emiliano-romagnola

La dolcezza si cela tra i prodotti agroalimentari tradizionali

A cura di Marina Leonardi

Cari ascoltatori eccovi ancora insieme a Marina Leonardi per una nuova trasmissione dedicata ai prodotti tipici del nostro territorio

Spulciando nell’Elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali dell’Emilia Romagna abbiamo incrociato il miele, ma non un miele qualsiasi, il Miele di erba medica della pianura emiliano-romagnola.

Dovete sapere chenelle zone rurali dell’Emilia Romagna l’apicoltura è sempre stata un’attività molto diffusa, in particolar modo lungo la zona di pianura caratterizzata da fioriture di leguminose quali l’erba medica. Tra la fine dell’800 e l’inizio del 900 nella nostra regione, si sono definite le basi di una apicoltura moderna come ancora oggi viene praticata. L’aspetto più importante e caratterizzante è stata l’introduzione e la diffusione sul territorio regionale degli alveari razionali, in anticipo rispetto alle altre regioni italiane. Molti apicoltori che operano nella regione sono stati veri innovatori di tecniche e materiali apistici. L’apicoltura emiliano-romagnola si configura quindi, precocemente, come attività agricola evoluta, non a caso proprio a Bologna nel 1931 è sorto l’Istituto Nazionale di Apicoltura.

Il Territorio di riferimento:

Il miele inserito nell’Elenco è quello prodotto su fioritura di erba medica (Medicago sativa L.) da alveari posti nell’area compresa tra il confine regionale a nord e le prime propaggini collinari a sud, fino a 200 m di altitudine, in tutta la regione.

Come si ottiene:

La smielatura deve essere eseguita con apparecchiature idonee dal punto di vista igienico (ai sensi della vigente legislazione). L’estrazione è condotta con smielatori centrifughi. Il miele deve essere purificato con filtrazione con filtro a sacco di porosità compresa tra 100 e 500 micron e successivamente posto in recipienti per la decantazione. Al termine della decantazione il prodotto deve essere schiumato e posto in idonei recipienti ermetici per la vendita all’ingrosso o al dettaglio, conservati a temperatura fresca.
Ove si rendesse necessario riscaldare il miele a fini tecnologici (trasferimento, invasettamento, cristallizzazione guidata) il trattamento termico deve essere limitato al tempo strettamente necessario e la temperatura del prodotto non deve mai superare 40°C.

Il miele di erba medica, di un colore che varia dal molto chiaro all’ambrato è tonificante, ricostituente e antinfiammatorio. Cristallizza spontaneamente alcuni mesi dopo il raccolto formando una massa compatta spesso costituita da cristalli grossi. Ha un profumo debole, leggermente floreale con qualche nota di fieno. L’odore e l’aroma ricordano quello delle cera d’api fusa. Il sapore è delicato, abbastanza neutro, a volte acidulo e leggermente piccante in gola. 

E con questo dolce prodotto tipico, un saluto da Marina Leonardi.

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