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2 Ottobre 2013 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

MortadellaBò

Dal 10 al 13 ottobre Bologna si colora di… rosa

A cura di Marina Leonardi

2 ottobre 2013

Cari ascoltatori eccoci di nuovo insieme in questa trasmissione dedicata ai prodotti tipici. Andiamo  a Bologna dove dal 10 al 13 ottobre si celebra un salume tanto tipico da essere spesso chiamato proprio con il nome del nostro capoluogo: la Bologna! Avrete capito tutti che stiamo parlando della Mortadella Bologna Igp che sarà celebrata nell’omonima rassegna.

Il progetto è promosso dal Consorzio Mortadella Bologna con il sostegno della Regione Emilia Romagna, della Provincia di Bologna, del Comune di Bologna, della Camera di Commercio di Bologna, di APT Emilia Romagna e delle Associazioni di Categoria presenti sul territorio.

La quattro giorni di gusto coinvolgerà l’intera città di Bologna e in particolare la splendida Piazza Maggiore, Piazza del Nettuno e Piazza Re Enzo e altri circuiti commerciali della città, con iniziative dedicate a festeggiare il celebre salume. Non mancherà l’Emporio Rosa, un’area dedicata  alla vendita della mortadella con i produttori delle aziende consorziate. 

La storia di questo salume tipico va indietro al XVI secolo quando Cristoforo di Messisbugo, nel 1557 nel suo Libro novo racconta in modo accurato tutte le fasi di lavorazione di questo profumato salume e ne elenca gli ingredienti.  La tipica denominazione Bologna risale al 1661, anno in cui il cardinale Farnese pubblicò nel capoluogo emiliano un bando che codificava la produzione di questo salume e anticipava, per certi versi, l’attuale disciplinare di produzione. Dal tardo periodo rinascimentale alle epoche successive, le tracce e le testimonianze storico-letterarie associate a questo prodotto sono sempre più numerose. Seguendo la diffusione degli scambi commerciali dei prodotti alimentari, la tradizione della mortadella tipica si è estesa dall’area originaria di produzione, ai territori limitrofi.

Allora come oggi la tecnica produttiva della mortadella è assolutamente particolare e unica: base di partenza sono carni suine attentamente selezionate che vengono triturate e ridotte ad una pasta molto fine attraverso tre diversi passaggi in apposite macchine tritacarne. Vengono poi preparati i cubetti di grasso, che sono ricavati esclusivamente dalla gola del suino, il più pregiato tra i tessuti adiposi. L’impasto così ottenuto viene insaccato nella misura voluta e sottoposto a cotture. È questa la fase più delicata, capace di dare alla mortadella tutto il suo caratteristico aroma e la sua tipica morbidezza; il procedimento prevede l’utilizzo di apposite stufe ad aria secca, con tempi di cottura che vanno da poche ore fino ad un’intera giornata.

E dopo questa parentesi storica e tecnica che ci ha permesso di conoscere meglio questo prodotto torniamo a Bologna, alla bella iniziativa con cui abbiamo aperto. Accanto a vendita e degustazioni, ci saranno giochi ed esibizioni, come quella dello sfilzino di mortadella più lungo del mondo (uno spiedino composto da cubetti di mortadella e formaggio, infilati in uno spiedo, impanati e fritti nello strutto bollente ) realizzato da Alessandra Spisni, in Piazza Re Enzo tanti chef bolognesi proporranno piatti a base di mortadella, tradizionali e innovativi e poi ci saranno  sculture di mortadelle, graffiti, vetrine a tema. Non mancherà uno spazio riservato ai bambini dedicato al gioco e all’informazionesulla corretta alimentazione, attraverso giochi, degustazioni e lezioni, e ancora una mostra fotografica e visite guidate alle aziende.

 

Potete trovare maggiori informazioni sul sito della manifestazione:

www.mortadellabo.it

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