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10 Luglio 2007 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

N°68-SAPORI D’ITALIA

La sagra del melone.

Cari ascoltatori, vi parlaimo in questa puntata di un frutto tipicamente estivo, di cui la nostra regione è una dei principali produttori.: Il melone. Il melone verrà festeggiato a Borgo Rivola, piccola frazione di Riolo Terme  in provincia di Ravenna con la sagra che si terrà il sabato14 e la domenica 15 luglio. Gastronomia, spettacoli e bancarelle valorizzano i meloni prodotti nella Valle del Senio.

Ormai questo frutto è presente nella gastronomia di tutto il mondo associato al prosciutto, il buon prosciutto dolce di Parma o saporito di Modena. Ma il nostro gastronomo Pellegrino Artusi, nel suo bel volume di ricette ci propone altri modi per degustare e consumare questo frutto ricco di vitamina A.


Sapevate che con i semi di melone si può ottenere un’ottima bevanda di orzata? Noi vi daremo la ricetta originale che vede impiegate le mandorle dolci ma considerate che potrete sostituire queste con i semi del popone come ci insegna Artusi.


E vediamo la ricetta.



 ORZATA


Mandorle dolci con 10 o 12 amare, grammi 200.


Acqua, grammi 600.


Zucchero bianco, fine, grammi 800.


Acqua di fior d’arancio, due cucchiaiate.


Sbucciate le mandorle e pestatele nel mortaio, bagnandole ogni tanto coll’acqua di fior d’arancio.


Allorché saranno ridotte a pasta impalpabile, scioglietele con un terzo della detta acqua e passatene il sugo da un canovaccio strizzandolo bene. Rimettete nel mortaio la pasta asciutta rimasta nel canovaccio, macinatela col pestello; poi scioglietela con un altro terzo dell’acqua e passatene il sugo. Ripetete la stessa operazione per la terza volta, mettete al fuoco tutto il liquido ottenuto, e quando sarà ben caldo versate lo zucchero, rimestatelo e fatelo bollire per venti minuti circa. Diaccio che sia, imbottigliatelo e conservatelo in luogo fresco. Se fatta in questo modo, vedrete che l’orzata non fermenta e potrete conservarla a lungo, ma però non quanto i siroppi di frutta. Oltre a ciò viene di tale sostanza che pochissima, sciolta in un bicchier d’acqua, basta per ottenere una bibita eccellente e rinfrescante. Fatta coi semi di popone, viene anche più delicata.


Altra ottima indicazione estiva per il melone è la tradizionale macedonia. Vediamo come ce la propone il nostro Artusi…


 MACEDONIA


Ben venga la signora Macedonia, che io chiamerei con nome paesano Miscellanea di frutta in gelo, la quale sarà gradita specialmente negl’infuocati mesi di luglio e di agosto.


Per far questo dolce, se non potete servirvi di uno stampo da gelati, occorre un vaso di bandone in forma di gamella o di tegamino, col suo coperchio che chiuda ermeticamente.


Prendete molte varietà di frutta della stagione, matura e di buona qualità, e cioè: ribes, fragole, lampone, ciliege, susine, albicocche, una pesca, una pera e, cominciando dalle ciliege, tutte le dette frutta sbucciatele e tagliatele a fettine piccole come i semi di zucca all’incirca, gettando via i torsoli e i noccioli. Del ribes pochissimo perché ha semi troppo grossi e duri; invece sarebbe bene unirvi un po’ di popone odoroso.


Preparate le frutta in codesto modo, pesatele e, ammesso che sieno in tutto grammi 500, spargeteci sopra grammi 100 di zucchero a velo e il sugo di un limone di giardino. Mescolatele e lasciatele per mezz’ora in riposo.


Ponete un foglio di carta in fondo al detto vaso di bandone, riempitelo distendendovi le frutta pigiate alquanto, chiudetelo e collocatelo in un bigonciolo framezzo a ghiaccio e sale, che vi resti tutto coperto per diverse ore. Se non si sforma naturalmente bagnatelo con acqua calda e servitelo che vedrete farà bella mostra di sé come un pezzo duro gelato e marmorizzato.


Questa è una dose per quattro o cinque persone.


A cura di Marina Leonardi.

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