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29 Ottobre 2007 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

N°81-SAPORI D’ITALIA

E’ tempo di tartufi.


Cari ascoltatori, i fogli del calendario girano via veloci, le giornate qui in Italia si sono fatte più corte e il freddo è arrivato. A novembre qui da noi è tempo di tartufi, ne abbiamo già parlato lo scorso anno ricordate, specificando le zone e le qualità che caratterizzano la nostra regione. Oggi invece parliamo di feste e sagre dedicate a questo profumato tubero e l’interpretazione che ne fa il nostro Pellegrino Artusi ai fornelli.


16° sagra del tartufo modenese


Si svolge a Montefiorino la manifestazione che celebra il famoso e prelibato tubero con mostre,  stand gastronomici dedicati alle varie specialità tipiche locali (ciacci, tigelle, gnocco fritto, polenta, torta di patate, castagnaccio, frittellozzi di castagne), alle gare di cani da tartufo; dalle animazioni di strada ai concorsi di pane fatto in casa; dal Palio del Nocino alle escursioni; dai cortei storici ai concerti di musica.
Oltre al mercato del tartufo e dei prodotti tipici della zona, ci sarà l’isola dei prodotti a marchio collettivo “Tradizione e sapori di Modena” e dei piccoli produttori. Nell’ambito dell’iniziativa “A tavola con il Re Tartufo”, i ristoranti locali proporranno, a pranzo e a cena, squisiti menu a base di tartufo bianco e nero locale, a prezzi convenzionati.


La sagra si svolge dal 27/10 al 04/11 potete trovare più notizie sul sito: www.tartufomodenese.it


 


Sagra del tartufo, Il profumo della tradizione, anche a Dovadola, in provincia di Forlì Cesena nelle vie del centro storico e nei dintorni. La sagra si ripete dal 1987 e anima la terza e quarta domenica di ottobre. Negli stand gastronomici, allestiti per l`occasione, e presso i ristoranti del paese si possono gustare i delicati sapori del pregiatissimo tartufo bianco locale nelle specialità gastronomiche romagnole come polenta, tagliatelle fatte a mano, crostini, uova, panzerotti.
Non manca la tradizionale piadina romagnola farcita con salumi e salsiccia, il tutto accompagnato da patatine e un bicchiere di buon vino locale.
La peculiarità di questo evento e la genuità dei prodotti proposti è valsa a questa sagra il patrocinio dell`Accademia Italiana della Cucina. Il pomeriggio la festa è allietata dalla musica eseguita da orchestre romagnole.


 COTOLETTE DI VITELLA DI LATTE COI TARTUFI ALLA BOLOGNESE


Il posto migliore per questo piatto è il sotto-noce, ma può servire anche il magro del resto della coscia o del culaccio. Tagliatele sottili e della dimensione della palma di una mano: battetele e date loro una forma smussata ed elegante come, ad esempio, la figura del cuore, cioè larga da capo e restringentesi in fondo, il che si ottiene più facilmente tritando prima la carne colla lunetta. Poi preparatele in un piatto con agro di limone, pepe, sale e pochissimo parmigiano grattato. Dopo essere state un’ora o due in questa infusione, passatele nell’uovo sbattuto e tenetecele altrettanto. Poi panatele con pangrattato fine, mettetele a soffriggere col burro in una teglia di rame, e quando saranno appena rosolate da una parte voltatele e sopra la parte cotta distendete prima delle fette di tartufi e sopra queste delle fette di parmigiano o di gruviera; ma sì le une che le altre tagliatele sottili il più che potete. Fatto questo, terminate di cuocerle con fuoco sotto e sopra aggiungendo brodo o sugo di carne; poi levatele pari pari e disponetele in un vassoio col loro sugo all’intorno strizzandoci l’agro di un limone, o mezzo solo se sono poche.


Nella stessa maniera si possono cucinare le costolette di agnello dopo aver ripulito, raschiandolo, l’osso della costola.


E con questa gustosa ricetta, vi saluto e vi do appuntamento alla prossima settimana con un’altra interessante parentesi gastronomica


A cura di Marina Leonardi.

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