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12 Marzo 2014 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

Il “Nobel” della gastronomia in Emilia Romagna

Premiato a Stoccolma Massimo Bottura, chef dell’Osteria Francescana di Modena

A cura di Marina Leonardi

12 marzo 2014

Per il continuo reinventare una delle cucine più amate del mondo (l’italiana) e per la sua elevazione a nuove dimensioni e prospettive da esplorare e godere. In costante dialogo con una ricca e tradizionale radice della cucina italiana, Massimo Bottura ha sviluppato un’arte culinaria straordinaria, che copre una vasta gamma di espressioni: dall’apparentemente semplice all’intellettualmente complesso. Riprogettando radicalmente la dimensione del pasto, secondo quello che dovrebbe e potrebbe essere, arricchendolo di storia e futuro, Nord e Sud, tecnologia e leggenda, ecologia e cultura, il tutto con la sensibilità di un artista e la passione, Bottura ha avuto un ruolo dominante nella evoluzione gastronomica italiana e nel passaggio dal fermo ristagno all’effervescente melting pot di grandi tradizioni, di talento e innovazione che oggi è la cucina italiana”.

Cari ascoltatori, siete ancora una volta insieme a Marina Leonardi, per una nuova puntata dedicata alla gastronomia dell’Emilia Romagna. Quella che avete appena ascoltato, è la motivazione che ha spinto la giuria del White Guide Global Gastronomy Award a premiare Massimo Bottura, chef dell’Osteria Francescana di Modena. La cerimonia si è tenuta la settimana scorsa a Stoccolma. Si tratta di uno dei gradini più alti della gastronomia internazionale questo premio arrivato alla sua ottava edizione e conosciuto nel mondo come il Nobel della Gastronomia.  Prima di Bottura il premio era stato vinto dai guru mondiali della gastronomia: per primo proprio quel Ferran Adrià di El Bulli a Roses in Costa Brava, grande innovatore con la sua cucina molecolare e da cui Bottura ha fatto apprendistato nel 2000. E a seguire poi Charlie Trotter, dell’omonimo ristorante di Chicago (2008); Fergus Henderson del St. John di Londra (2009); René Redzepi di Noma a Copenhagen (2010);  Alain Passard de L’Arpège a Parigi (2011); David Chang di Momofuko, New York (2012) e Gastòn Acurio di Astrid y Gaston a Lima . Bottura è il primo italiano ad aggiudicarsi l’ambito premio. Dopo l’Oscar al film La grande bellezza, ora il Nobel alla grande cucina premia di nuovo il nostro scalcinato paese, come sempre, molto generoso quando si tratta di genio.

E Bottura è davvero un genio, capace di mescolare cucina, arte, musica, letteratura e tradizione popolare, in uno slancio creativo giustamente premiato dalle più grande giurie e guide del mondo. Nel 2013 è salito sul podio di The World’s 50 Best Restaurants e nel 2012 si è aggiudicato la terza stella Michelin, ma conoscendo la sua ricerca e la spinta a rinnovarsi sempre, può darsi che solo per lui la guida Michelin coni la quarta stella!

Bottura è uno chef colto, di culto e di cultura, che per le sue preparazioni si ispira alla musica di Thelonius Monk (per cui si è aggiudicato uno dei tanti premi), alla spazialità di Fontana, all’arte -ecologia di Beuys, si ispira a Walt Withman e Gertrude Stein. Non a caso per lui “L’alimentazione non è matematica è emozione”.

Massimo Bottura a Modena si incontra al mercato a fare la spesa. Come gli piace dire, “la mia è una cucinadel territorio, ma visto da 10 Km di distanza”.

Il successo e gli anni non l’hanno cambiato, ed è rimasto lo stesso ragazzo timido ed ironico di quando nel 1986 aprì la Trattoria del Campazzo a Nonantola. Da allora ha in più Lara, fantastica moglie e preziosissima collaboratrice, due splendidi figli, premi e onorificenze e ovviamente un bel parterre di stelle. E dal 1995 anche dodici tavoli nel cuore di Modena che raccontano una storia di tradizione in evoluzione. La mitica Osteria Francescana.

Ma torniamo all’ambito “Nobel” per cui Bottura ha ricevuto i complimenti dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi e dal Presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani: “Un premio meritato, un riconoscimento che tramite la tua arte gastronomica gratifica l’intera grande tradizione dell’Emilia-Romagna e dell’Italia – ha detto Errani – Questo traguardo rende giustamente omaggio al tuo lavoro, sempre più universalmente riconosciuto come uno dei vertici dell’espressione creativa applicata al cibo. Complimenti”.  

E in attesa della quarta stella Michelin, tutta e solo per lui, da Radio Emilia Romagna e da me Marina Leonardi i più sentiti complimenti a Massimo Bottura e alla sua squadra. Vi lasciamo sulle note di Thelonius Monk, dandovi i recapiti dell’Osteria Francescana che potete visitare dal vivo in via Stella 22 a Modena e sul sito www.osteriafrancescana.it.

Sulla versione stampabile della trasmissione pote trovare il link al video dell’Omaggio a Monk di Massimo Bottura. http://www.foodandtourism.com/video/37.html

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