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5 Maggio 2010 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

Nocini a confronto

A Casa Artusi un concorso per il buon liquore casalingo

A cura di Marina Leonardi

5 maggio 2010

Cari ascoltatori torniamo a parlare del nocino, uno dei liquori più diffusi nella nostra regione e in particolare nel modenese, nel reggiano e in Romagna, perché è tempo di concorsi. Dopo il grande successo della prime due edizioni, si riapre infatti a Forlimpopoli il confronto dedicato ai produttori di nocini casalinghi, organizzato dall’Associazione delle Mariette in collaborazione con il Comune di Forlimpopoli e l’Associazione Italiana Sommelier, sezione Romagna, delegazione di Forlì. Possono partecipare al confronto tutti i produttori casalinghi di nocino, consegnando entro il 31 maggio un campione del proprio prodotto in Casa Artusi a Forlimpopoli, affinchè possa essere valutato da una commissione di degustatori. I primi 5 classificati parteciperanno alla selezione finale, domenica 20 giugno in Casa Artusi, nel corso della Festa Artusiana. Ai primi 3 della classifica finale saranno assegnati la Noce d’oro, d’argento e di bronzo, premi realizzati grazie alla collaborazione con l’azienda Edilfor di Forlimpopoli. Per il bando di concorso e tutte le norme di partecipazione: www.casartusi.it.

Ma quella di Forlimpopoli non è l’unica competizione, ricordiamo il Palio di S.Giovanni organizzato dalla Compagnia del nocino di Fabbrico in provincia di Reggio Emilia in collaborazione con l’Amministrazione Comunale che ha visto la partecipazione di 130 nocini e il Palio di S.Valentino organizzato dall’Ordine del Nocino Modenese che nell’edizione del 2009 ha visto la partecipazione di ben 553 partecipanti. Ma quali parametri vengono utilizzati per valutare un nocino? Curiosando nel Disciplinare di degustazione dell’Ordine del Nocino Modenese abbiamo trovato che, oltre al sapore, vengono valutate la densità che indica la consistenza del liquore e la capacità di aderire alla parete del contenitore, il colore che indica l’intensità della tonalità bruno lucente, conferita al liquore dalle sostanze naturali presenti e la limpidezza e cioè l’assenza nel liquore di particelle sospese ed è sinonimo di trasparenza ai raggi luminosi.

Ma vediamo più da vicino questo delizioso liquore. Come sapete è consuetudine largamente diffusa quella che vede la notte di San Giovanni, il solstizio d’estate tra il 24 e il 25 giugno, come data canonica per la raccolta delle noci immature destinate alla confezione del nocino familiare. Gli erboristi definiscono questo momento preciso col termine di “tempo balsamico” ovvero il momento in cui la drupa è maggiormente ricca di consistenza, profumi e principi attivi.

Giusto per non lasciarvi a mani vuote e visto che giugno non è lontano vogliamo darvi una ricetta per preprare un nocino casalingo, abbiamo scelto la Ricetta del Nocino secondo l’antica tradizione dell’ordine del Nocino Modenese.

Ingredienti

1 litro di alcool 95° buon gusto
700-900 gr. di zucchero
1 Kg di noci  (33-35 noci circa a seconda della dimensione ma  sempre in numero dispari).

Le noci devono essere rigorosamente di provenienza locale e prive di qualsiasi trattamento. Esse inoltre devono essere, così come indica la tradizione, raccolte nel periodo a cavallo della festività di San Giovanni Battista. La giusta consistenza della noce va valutata forandola con uno spillo e/o verificata visivamente spaccandola a metà con un coltello.

Facoltativi: Chiodi di garofano e cannella (poco è già molto) in minime quantità e dosati in modo tale che l’aroma prevalente nel liquore sia sempre quello della noce e che il bouquet complessivo che si crea risulti armonioso.

Procedimento

Le noci, una volta raccolte, devono essere tagliate in 4 parti e riposte in un contenitore di vetro (privo di guarnizioni di gomma) insieme allo zucchero. Dopo averle conservate al sole per 1-2 giorni e mescolate periodicamente, le noci sono pronte per essere addizionate dell’alcool e degli eventuali aromi. Il prodotto così ottenuto dovrà essere posizionato in una zona parzialmente esposta al sole, saltuariamente aperto e rimescolato, e filtrato non prima di 60 giorni. Si consiglia di effettuare l’imbottigliamento in contenitori di vetro scuri e/o affinare il prodotto in botticelle di legno. È possibile scegliere sia legno di rovere che di castagno a condizione che la botticella sia stata adeguatamente trattata prima dell’utilizzo. La conservazione del nocino deve essere effettuata in un luogo fresco e per un tempo minimo di 12 mesi se si desidera apprezzare a pieno tutte le caratteristiche organolettiche di questo liquore.

Info:

www.ordinedelnocinomodenese.it/

www.comune.fabbrico.re.it/index.php?option=content&task=view&id=52

www.casartusi.it.

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