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10 Settembre 2014 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

Il nocino modenese premiato a Londra

Medaglia di bronzo per il liquore di Italo Pedroni, dell’Osteria di Rubbiara (Mo)

A cura di Marina Leonardi

Cari ascoltatori eccovi ancora insieme a Marina Leonardi per una nuova trasmissione dedicata ai prodotti tipici del nostro territorio. Oggi voglio darvi una buona notizia e cioè che il nostro Nocino è stato premiato su suolo straniero. Italo Pedroni dell’Osteria di Rubbiara di Nonantola, in provincia di Modena, ha portato il suo liquore al Concorso Internazionale di Londra aggiudicandosi ben due medaglie: d’argento per la grappa 24 mesi di lambrusco, per la categoria dei distillati, e di bronzo per il nocino, nella categoria liquori dolci. Molto soddisfatto l’oste modenese che in un analogo concorso, svoltosi a Bruxelles, si era guadagnato nel 2009 la Gran Medaglia d’oro (unica in Italia) per la grappa di Lambrusco invecchiata e nel 2012 la Medaglia d’argento  per il suo “nocino d’oro”.

Questi premi riportano l’attenzione su questo liquore, tipico della nostra regione.  Ne abbiamo già parlato in una trasmissione qui su radio ER.
Chi vi parla ha la fortuna di avere sempre in dispensa dell’ottimo Nocino, denso e profumato e questo grazie a mio zio, Luciano Leonardi, maestro assaggiatore e produttore. Il suo Nocino è stato spesso premiato a competizioni locali. Sì perché le competizioni di questo tipo non sono diffuse solo all’estero. Ad esempio a Forlimpopoli, terra natia del grande gastronomo Pellegrino Artusi da un paio di anni si tiene una competizione per nocini organizzato dall’Associazione delle Mariette. Ricordiamo il Palio di S.Giovanni organizzato dalla Compagnia del nocino di Fabbrico in provincia di Reggio Emilia o il Palio di S.Valentino organizzato dall’Ordine del Nocino Modenese a cui quest’anno hanno partecipato oltre 800 produttori!

Ma quali parametri vengono utilizzati per valutare un nocino? Curiosando nel Disciplinare di degustazione dell’Ordine del Nocino Modenese abbiamo trovato che, oltre al sapore, vengono valutate la densità che indica la consistenza del liquore e la capacità di aderire alla parete del contenitore, il colore che indica l’intensità della tonalità bruno lucente, conferita al liquore dalle sostanze naturali presenti e la limpidezza e cioè l’assenza nel liquore di particelle sospese ed è sinonimo di trasparenza ai raggi luminosi.

Ma vediamo più da vicino questo delizioso liquore. Come sapete è consuetudine largamente diffusa quella che vede la notte di San Giovanni, il solstizio d’estate tra il 24 e il 25 giugno, come data canonica per la raccolta delle noci immature destinate alla confezione del nocino familiare. Gli erboristi definiscono questo momento preciso col termine di “tempo balsamico” ovvero il momento in cui la drupa è maggiormente ricca di consistenza, profumi e principi attivi.

La  Ricetta del Nocino secondo l’antica tradizione dell’ordine del Nocino Modenese prescrive che “Le noci devono essere rigorosamente di provenienza locale e prive di qualsiasi trattamento. Esse inoltre devono essere, così come indica la tradizione, raccolte nel periodo a cavallo della festività di San Giovanni Battista. La giusta consistenza della noce va valutata forandola con uno spillo e/o verificata visivamente spaccandola a metà con un coltello”.

Ingredienti

1 litro di alcool 95° buon gusto
700-900 gr. di zucchero
1 Kg di noci  (33-35 noci circa a seconda della dimensione ma sempre in numero dispari).

Facoltativi: Chiodi di garofano e cannella in minime quantità e dosati in modo tale che l’aroma prevalente nel liquore sia sempre quello della noce e che il bouquet complessivo che si crea risulti armonioso.

Procedimento
Le noci, una volta raccolte, devono essere tagliate in 4 parti e riposte in un contenitore di vetro (privo di guarnizioni di gomma) insieme allo zucchero. Dopo averle conservate al sole per 1-2 giorni e mescolate periodicamente, le noci sono pronte per essere addizionate dell’alcool e degli eventuali aromi. Il prodotto così ottenuto dovrà essere posizionato in una zona parzialmente esposta al sole, saltuariamente aperto e rimescolato, e filtrato non prima di 60 giorni. Si consiglia di effettuare l’imbottigliamento in contenitori di vetro scuri o affinare il prodotto in botticelle di legno. È possibile scegliere sia legno di rovere che di castagno a condizione che la botticella sia stata adeguatamente trattata prima dell’utilizzo. La conservazione del nocino deve essere effettuata in un luogo fresco e per un tempo minimo di 12 mesi se si desidera apprezzare a pieno tutte le caratteristiche organolettiche di questo liquore.

E con questo ottimo e antico liquore della tradizione vi do appuntamento alla prossima trasmissione, un saluto da Marina Leonardi

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