Salta al contenuto principale
14 Aprile 2010 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

La Patata di Bologna è proprio Dop

Finalmente è arrivato il marchio di tutela europeo per il buon tubero bolognese

A cura di Marina Leonardi

14 aprile 2010

Cari ascoltatori, ecco a voi una buon notizia. È arrivato finalmente il via libera definitivo all’iscrizione nel registro europeo delle denominazioni d’origine e indicazioni geografiche protette della Dop Patata di Bologna.

Si tratta di una notizia attesa da anni dai produttori che conferma l’importanza dell’Emilia-Romagna nelle produzioni di qualità. La Patata di Bologna Dop rappresenta infatti la trentunesima denominazione per l’Emilia-Romagna e la prima denominazione d’origine per un prodotto vegetale. Il riconoscimento è il risultato di un lavoro d’insieme che ha visto le istituzioni – Regione Emilia-Romagna, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e la Provincia di Bologna affiancare e sostenere i produttori.

La produzione della Patata di Bologna Dop, ottenuta dalla varietà Primura, deve avvenire interamente, dalla coltivazione al confezionamento, nell’ambito della provincia di Bologna, applicando le conoscenze e le pratiche messe a punto in anni e anni di esperienza dai produttori locali.
La coltivazione della patata è legata al territorio bolognese ormai da molto tempo (ci sono testimonianze della coltivazione della patata in Emilia già nel XVII secolo con l’opera di Pietro Maria Bignami che scrisse un’apposita pubblicazione), questo grazie alle caratteristiche dei terreni particolarmente vocati, alla particolare attitudine qualitativa ed organolettica di alcune varietà ed alla tradizione della tecnica colturale dei produttori.

Il buon aspetto sul piatto, il contenuto medio di sostanza secca (19-20%), la consistenza della polpa, il gusto tipico ma non troppo pronunciato, la buona conservabilità sono le caratteristiche che ne favoriscono l’affermazione sul mercato.

Ma cosa vuol dire Primura? La radice del nome sta per “eccellente” o per “prima di tutto”, e, infatti, questa varietà si è imposta, da oltre 30 anni, nella provincia di Bologna, per le qualità organolettiche  e la varietà d’utilizzo. Ha una forma ovale – allungata, regolare, con polpa consistente e di colore tendenzialmente giallo paglierino, ha la buccia liscia con tonalità chiara.

È una varietà coltivata principalmente nell’area compresa tra i fiumi Sillaro e Reno, nei comuni di Budrio, Castenaso, Ozzano dell’Emilia, San Lazzaro di Savena, Castel San Pietro Terme, Medicina, Castel Guelfo di Bologna, Molinella, Baricella, Minerbio, Granarolo dell’Emilia, San Giovanni in Persiceto e Crevalcore.

Due grandi associazioni di produttori, che raccolgono attorno a sé oltre 2.000 agricoltori ben professionalizzati e ben organizzati, stanno a garanzia della qualità della patata di Bologna e dei consumatori. Ma c’è di più. Da alcuni anni è stato istituito un Centro di Documentazione per la Patata che attraverso l’Osservatorio nazionale, a cadenza settimanale, tiene monitorato e diffonde le informazioni relative al mercato dei tuberi e alla produzione locale, nazionale ed europea.

Potete saperne di più visitando il sito: www.patatadibologna.it

Brano corrente

Brano corrente

Playlist

Programmi