Salta al contenuto principale
21 Ottobre 2009 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

Premiati i vini emiliano romagnoli

Sono ben 18 i vini segnalati dalle nuove guide de L’Espresso e del Gambero Rosso

A cura di Marina Leonardi

21 ottobre 2009

Cari ascoltatori siamo molto orgogliosi oggi, qui nella rubrica dedicata ai prodotti tipici del nostro territorio di dare una buonissima notizia per i vini emiliano romagnoli per cui sono arrivati nuovi prestigiosi riconoscimenti e alcune importanti conferme e stiamo parlando delle nuove guide de L’espresso e de Il Gambero Rosso, che hanno premiato con il massimo dei voti – ovvero con le “5 bottiglie” e i “tre bicchieri” – rispettivamente 4 e 14 vini dell’Emilia-Romagna.

Per l’assessore all’agricoltura Tiberio Rabboni che ha voluto esprimere in una lettera alle aziende premiate le proprie congratulazioni si tratta “della conferma dei grandi passi avanti che la vitivinicoltura emiliano-romagnola ha saputo compiere in questi anni”.
“C’è una nuova Emilia-Romagna del vino – scrive Rabboni – , capace di offrire prodotti di elevata qualità, in grado di competere nel panorama nazionale e internazionale, al pari di tanti altri prodotti magari più blasonati. È un risultato che arriva tanto più gradito in questo momento di difficoltà del settore. Nei vini premiati dalle due Guide ci sono alcune importanti conferme, ma ci sono anche significativi nuovi ingressi. Tra gli altri – sottolinea Rabboni – vorrei ricordare quello del Lambrusco, vino che per tanti anni è stato il simbolo di un’enologia emiliano-romagnola più portata alla quantità che alla qualità. Ora il quadro è cambiato e di questo dobbiamo essere tutti legittimamente orgogliosi”.

E vediamo i vini che hanno ottenuto i prestigiori riconoscimenti, sono per quanto riguarda le 5 bottiglie della guida dell’Espresso

Colli Piacentini Vin Santo di Vigoleno 1999 di Lusignani Alberto, (PC)
Lambrusco Grasparossa di Castelvetro Semisecco 2008 di Tenuta Pederzana (MO)
Lambrusco di Sorbara Rifermentazione Ancestrale 2007 di Bellei Francesco (MO)
Sangiovese di Romagna Superiore Riserva Michelangiòlo 2006 di Calonga (FC)

Vediamo più da vicino queste aziende; l’azienda Lusignani è a conduzione familiare e si trova nel territorio piacentino del Parco Regionale Fluviale dello Stirone. Dalla tradizione Lusignani ha mantenuto l’usanza di fare il Vin Santo, oggi conosciuto come Vin Santo di Vigoleno dei Colli Piacentini Doc, che deriva il suo nome dal fatto che in epoca remota la pigiatura avveniva nella Settimana Santa che precede la Pasqua. Sono pochissime le aziende che producono questo vino e sempre in minime quantità, ma vale veramente la pena di procurarsene una bottiglia: è un vino di delicata raffinatezza, di colore ambrato-intenso, odore aromatico, caratteristico, intenso, sapore dolce aromonico, pieno, vellutato.

E passiamo ai due lambruschi: la Tenuta Pederzana è una piccola azienda agricola di proprietà di Francesco Gibellini, un giovane nei 30 anni che l’ha ereditata dalla nonna, attraverso il padre. La gestisce in modo appassionato da una decina d’anni insieme allo zio seguendo direttamente i vigneti e tutte le fasi di lavorazione.

Ed eccoci a Bellei Francesco, un marchio che dal 1920 si contraddistingue  per la qualità e la ricerca propone questo particolare Lambrusco a Rifermentazione Ancestrale 2007 che un ha colore lievemente velato, quasi rosato e profumi che vanno dai fiori ai piccoli frutti rossi, dalle sensazioni terrose a quelle speziate. Una novità di questa bottiglia? il tappo a corona, sì proprio quello delle bibite ma che consente in questo caso di preservare la frizzantezza e gli aromi.

E infine l’Azienda Agricola Calonga, premiata come vedremo anche dal Gambero Rosso, è collocata sulle prime colline del territorio Forlivese e si estende per circa 10 ettari.
Maurizio Baravelli nel 1977 acquista l’azienda e gli conferisce una conduzione familiare. Subito nuovi vigneti di Sangiovese e Cabernet-Sauvignon sono stati impiantati accanto ai vecchi cloni di Sangiovese e Albana già presenti, creando un connubio tra modernità e tradizione che sapientemente, negli anni, la passione di Maurizio è riuscita a valorizzare grazie anche alla recente collaborazione con l’enologo Fabrizio Moltard.

E passiamo alla guida de Il gambero rosso, i tre bicchieri se li aggiudicano ben 14 aziende emiliano romagnole tra cui il già premiato Sangiovese di Romagna Superiore Riserva Michelangiòlo 2006 Calonga (FC); Pruno di Drei Donà-La Palazza(FC); Corallo Nero di Gallegati (RA), Ombroso di Giovanna Madonia (FC); Nespoli di Podere Nespoli (FC), Avi di San Patrignano(RN), che raddoppia il suo risultato con il Montepirolo, l’unico bordolese emiliano-romagnolo che ottiene la massima valutazione; Petrignone di Tre Monti (Imola), Pietramora di Fattoria Zerbina (RA); Sangiovese IGT Poggio Tura di Vigne dei Boschi (RA).

Tra i premiati anche due vini piacentini – l’Emilia igt La Macchiona di La Stoppa (50% Barbera e 50% Bonarda) e il Vin Santo di Albarola (Malvasia di Candia vinificata in purezza) annata 1999 per il Marchese Barattieri e due Lambruschi: il Reggiano Concerto 2008 di Medici Ermete e il Lambrusco di Sorbara Vecchia Modena di Chiarli 2008.

Emiliano-Romagnoli anche la cantina Gallegati (RA) premiata come “cantina emergente dell’anno” e il piacentino Albarola di Barattieri, vino dolce 2010.

 

Brano corrente

Brano corrente

Playlist

Programmi