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20 Gennaio 2010 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

Il Provolone Valpadana Dop

Un formaggio che mette d’accordo il Nord con il Sud

A cura di Marina Leonardi

20 gennaio 2010

Cari ascoltatori, in una terra come la nostra dove regna, sovrano incontrastato il Parmigiano Reggiano fa un certo effetto scoprire che tra i prodotti Dop ci sia un formaggio che ha una chiara provenienza meridionale, il provolone. Eppure proprio il provolone valpadana dop è tra i prodotti del paniere della Strada dei Vini e dei Sapori dei Colli Piacentini, assieme al Grana Padano DOP.

Come mai la produzione del Provolone sia arrivata dalle nostre parti ce lo spiega il Consorzio di tutela del  Provolone Valpadana Dop. E scopriamo che mentre alla fine dell’Ottocento, tantissimi piacentini lasciavano le nostre montagne per cercare terre migliori oltreoceano dal Sud, dalla Campania, dalla Lucania, i pastori salivano nella pianura padana in cerca di pascoli.

“Così provole e caciocavalli (formaggi a pasta filata, come li chiamiamo oggi con gergo specialistico: è buona cosa saperlo) che per millenni seppero solo di lande lontane e silenziose del Meridione, cominciarono ad essere forgiati secondo i canoni e i colori della piana del Po, fiume nordico per eccellenza, senza perdere il dna originario”.

La produzione di Provolone si afferma in provincia di Piacenza in seguito all’insediamento in zona della famiglia Auricchio. Casari di professione dalla metà dell’800, gli Auricchio di San Giuseppe Vesuviano già alla fine di quel secolo trovarono in questo territorio abbondanza di latte e, adottando le tecniche a loro note, produssero quello che per loro, massari del sud, era del tutto normale: la pasta filata. È così che questo prodotto dalle radici lontane è diventato una tipicità anche della nostra regione.

Il provolone, come molti di voi sapranno è un formaggio di latte vaccino intero, dalle forme diverse: a salame, a melone, tronco-conica, a pera, anche a fiaschetta, è di pasta compatta e colore variabile dal bianco al paglierino, dolce e burroso alla media stagionatura, pronunciato verso il piccante a stagionatura avanzata o quando si sia fatto uso di caglio di capretto.

L’area di produzione è estesa a Lombardia (Cremona, Brescia, Lodi, Bergamo, Mantova), Trentino Alto Adige e Veneto (Verona, Vicenza, Rovigo, Padova), oltre alla provincia di Piacenza, che è l’unico territorio posto a Sud del Po.

Il nome Provolone deriva dalla parola napoletana “prova”, da cui “provola”, dato a latticini di forma sferica ed in origine prodotti con latte di bufala. Di Provolone ne esistono di due tipi: il piccante ed il dolce e anche l’affumicato, per soddisfare tutti i gusti sia a tavola che in cucina.

E per non lasciarvi così, con la voglia di provolone vi diamo una ricetta molto interessante che abbiamo trovato sul sito del Consorzio Tutela Provolone Valpadana Dop:

Gnocchetti di Provolone Valpadana

Ingredienti (per 6 persone)

Per gli gnocchetti
300 g di Provolone Valpadana grattugiato
300 g di patate bollite
200 g di farina
1 uovo
sale

Per la salsa
20 g di porri
1 noce di burro
300 g di asparagi
30 g. di patate
Brodo vegetale
Olio extravergine d’oliva

Per gli gnocchetti: impastate bene tutti gli ingredienti e formate degli gnocchetti lavorandoli uno ad uno con il palmo della mano in modo che assumano una forma allungata.

Per la salsa: spezzettate gli asparagi, scartate la parte dura e saltate le punte con una noce di burro. In una padella fate intanto scaldare l’olio per far soffriggere i porri, tagliati a fettine, le patate tagliate a cubetti e la parte centrale degli asparagi. Salate e quindi lasciate cuocere con un bicchiere di brodo vegetale. Al termine della cottura passate il tutto nel passaverdure. Cuocete infine gli gnocchetti e conditeli con la salsa e le punte di asparago.

E con questa ricetta vi salutiamo augurandovi come di consueto buon appetito!

Info: http://www.provolonevalpadana.it/

 

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