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30 Luglio 2014 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

Stracchein in gelato

Tra i prodotti tipici del piacentino  un semifreddo  gustosissimo e appetitoso

A cura di Marina Leonardi

Cari ascoltatori eccovi ancora insieme a Marina Leonardi per una nuova trasmissione dedicata ai prodotti tipici del nostro territorio. Scopriamo nell’ormai famoso elenco dei Prodotti agroalimentari dell’Emilia Romagna, al capitolo Paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, un dolce anzi un semifreddo, adatto quindi a questa stagione calda.

Si tratta dello Stracchein in gelato, una preparazione antica, diffusa su tutto il territorio piacentino e che si usava prepararlo per la Vigilia di Natale.

Ora noi i dolci freddi li consumiamo durante tutto l’anno, con una percentuale maggiore durante la stagione calda, ma perché le nostre belle cucine sono dotate di grandi e potenti frigoriferi. Un tempo quando il frigorifero non c’era e dove i più fortunati disponevano di ghiacciaie ricavate da grotte e nel sottosuolo realizzare e mantenere i gelati o i dolci freddi d’estate era pressoché impossibile. Invece d’inverno si utilizzava la neve per gelare e mantenere la temperatura. Infatti per lo Stracchein in passato venivano usate degli stampi, che erano delle cassette  di lamiera con doppio coperchio che permettevano di sfilare facilmente il contenuto e queste  cassette si mettevano a gelare o sotto la neve in giardino o nelle ghiacciaie.

Lo Stracchein in gelato è realizzato con panna montata, zucchero, mandorle tostate, zucchero vanigliato, cioccolato di copertura, caffè, uova, marsala o vino bianco. Si produce anche adesso e ci sono ricette più moderne, che accorpano tutti in una volta i vari ingredienti realizzando una specie di torroncino, ma quella tradizionale si realizza in questo modo.

Si monta la panna con lo zucchero e poi la si divide in recipienti di varia grandezza. . Nel più grosso si amalgama la panna con le mandorle tritate fini, nel secondo col caffè macinato finissimo, nel terzo la vaniglia, nel quarto lo zabaglione (che viene preparato prima), nel quinto il cioccolato grattugiato. Si mettono i contenitori in frigorifero a gelare e quando il tutto è indurito, si estraggono i dolci dai vari contenitori e si dispongono sul piatto di portata formando una specie di gustosissima torre.

Un saluto da Marina Leonardi e ci risentiamo dopo ferragosto

Brano corrente

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