Salta al contenuto principale
4 Aprile 2012 | Archivio / Prodotti tipici e sagre

L’uovo

Si gioca per tradizione e si gusta per piacere

A cura di Marina Leonardi

4 aprile 2012

Cari ascoltatori, eccoci a ridosso della Pasqua, e viene un po’ d’obbligo parlare di uova, non solo di cioccolato. Come sapete in tutta la nostra regione, la Pasqua vede per tradizione un gioco che si fa con le uova sode, ognuno lo chiama a modo suo, l’anno scorso vi abbiamo parlato del coccin coccetto dell’Appennino modenese, oggi andiamo in provincia di Forlì, a Tredozio dove, il giorno di Pasqua e il Lunedì dell’Angelo, l’8 e il 9 aprile, per le vie del centro e sull’argine del fiume, si tiene la Sagra e Palio dell’Uovo o tradizionale battitura delle uova sode. La sagra rinnova l’antica usanza della battitura delle uova sode che si svolgeva nella vicina Parrocchia di Ottignana il giorno di Pasqua.

La conquista del Palio, che rinnova la sfida annuale tra i 4 rioni è preceduta da una sfilata storica in costume medioevale. Vengono così rappresentate le 4 contrade del paese, che, accompagnate dal seguito delle chiarine, degli sbandieratori, unitamente ai paggetti che recano il Palio d’Argento, sfilano verso il campo di gara, attraversando il paese.
L’uovo è sempre il protagonista della festa; sia crudo che sodo; le gare che concorrono alla conquista del Palio sono quattro come i Rioni: la più spettacolare resta senza dubbio la battaglia delle uova crude, che vede contrapposte a rotazione le coppie dei Rioni in un incontro di abilità e precisione, con il lancio di 600 uova per ogni tornata.

Parlando di uova e di tradizione volevamo parlarvi di un prodotto, molto conosciuto ma che tanti non sanno essere di origine emiliano romagnola. Parliamo del Liquore zabaglione all’uovo, che nasce proprio a Ferrara, una bevanda ottenuta da latte, tuorli d’uovo, zucchero, alcool e concentrato di brandy.

La leggenda racconta di Giovanni Baglioni, chiamato Zvàn Bajòun, che nel ‘500 per caso e necessità, a seguito di una razzia, creò con i prodotti in suo possesso, una mescolanza, una crema spumosa, uno “zibaldone” (uova, zucchero, fiaschi di vino), che prese il nome di zambajoun, tradotto in zabajone. Del  febbraio 1961 è il brevetto per Marchio d’impresa n. 156118 ZABOV rilasciato dal Ministero dell’Industria e Commercio per il prodotto: ”liquore a base di zabaglione all’uovo”.

La lavorazione del prodotto è tuttora  eseguita giornalmente, secondo il concetto tradizionale al fine di garantire l’assoluta artigianalità. Il latte ed i tuorli d’uova freschi vengono lavorati a parte e, dopo i prelievi di controllo, vengono immessi nei recipienti di lavorazione. In una seconda fase vengono aggiunti zucchero, alcool e concentrato di brandy che ne distinguono il gusto. Segue poi la fase di maturazione del prodotte necessaria per permettere agli ingredienti di miscelarsi in forma stabile; segue poi il confezionamento che non avviene prima di una decina di giorni.

E con la Sagra dell’Uovo, questo corroborante liquore e le meravigliose Variazioni Goldberg di sottofondo vi lasciamo alla Pasqua, facendovi tanti auguri dalla redazione di Radio Emilia Romagna.

Tags

Brano corrente

Brano corrente

Playlist

Programmi