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9 Marzo 2010 | Archivio / Protagonisti

Il biografo di Alessandro

Breve ritratto di un modenese famoso, l’archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi

A cura di Claudio Bacilieri. Lettura di Fulvio Redeghieri

9 marzo 2010

Cari ascoltatori, oggi vi parliamo di un modenese famoso, Valerio Massimo Manfredi, archeologo e scrittore, docente, autore televisivo e conduttore di trasmissioni quali “Stargate – Linea di confine” e “Impero”. Ne parliamo perché è da poco uscito per l’editore Mondadori un suo nuovo libro, La tomba di Alessandro, un’affascinante avventura intorno al sepolcro dell’eroe greco, alla sua collocazione nel tempo e nel mito. Il romanzo riprende la trilogia Alexandros, acquistata da Universal Pictures per una trasposizione cinematografica. Dalla trilogia, il produttore Dino De Laurentiis ha realizzato L’Ultima legione per la regia di Doug Lefler. Valerio Manfredi ha scritto inoltre la sceneggiatura di Marco d’Aviano e Gilgamesh, due film in preparazione, e ha adattato per il cinema Le Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar per la regia di John Boorman.

Nato a Piumazzo di Castelfranco Emilia nel 1943, dopo essersi laureato in lettere classiche all’Università di Bologna, Manfredi è subito entrato nel mondo dell’archeologia, specializzandosi in topografia del mondo antico all’Università Cattolica di Milano. Ha insegnato nella stessa Università Cattolica dal 1980 all’86 per poi iniziare una intensa carriera accademica prima all’Università di Venezia e, in seguito, presso prestigiose università americane come la Loyola University of Chicago. Ha insegnato anche all’École Pratique des Hautes Études della Sorbona di Parigi e alla Bocconi di Milano.

I suoi numerosi impegni nazionali e internazionali non gli consentono più di reggere un insegnamento a tempo pieno, per cui ora svolge attività di visiting professor in Italia e all’estero. Ha insegnato nello scorso anno accademico sia presso la facoltà di Conservazione dei beni culturali di Ravenna, sede distaccata dell’Università di Bologna, sia al master dell’Università di Siracusa, dove ha aperto l’anno accademico con la lectio magistralis “Archeologia e politica”.

Tra gli anni Settanta e gli Ottanta ha progettato e condotto le spedizioni “Anabasi”  per la ricostruzione sul campo dell’itinerario della ritirata dei Diecimila in Anatolia orientale: 18 mila km percorsi, 2 mila fotografie, 500 quote altimetriche. I Diecimila erano un gruppo di mercenari greci utilizzati da Ciro il Grande per detronizzare il fratello Artaserse II dal regno di Persia. La loro marcia, che alla fine li riportò in Grecia, fu descritta da Senofonte nell’Anàbasi. Numerose sono state le sue partecipazioni a campagne di scavo: Lavinium, Forum Gallorum, Forte Urbano in Italia. Prestigiose quelle condotte in terra straniera, dal complesso cerimoniale di Cerro Purgatorio a Tucume (Perù) alle campagne di scavo ad Har Karkom, nel deserto del Neghev in Israele.

Ha pubblicato numerosi articoli e saggi in sede accademica e ha scritto romanzi di grande successo, tradotti in tutto il mondo, per un totale di circa otto milioni di copie vendute a livello internazionale. Tra i molti romanzi, ricordiamo Il faraone delle sabbie (1998), L’ultima legione (2002), Il tiranno (2003). Tra i saggi scientifici, da segnalare La strada dei Diecimilia (1986), I Celti in Italia (1999), I Greci d’Occidente (2000). Moltissimi i riconoscimenti ricevuti, tra i quali nel 1999 il “Man of the Year” dell’American Biographical Institute; nel 2003 la nomina a Commendatore della Repubblica da parte del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi; il premio Corrado Alvaro Rhegium Julii (2003) e il premio Librai Città di Padova; nel 2004 il Premio Hemingway per la narrativa, e nel 2008 il premio Bancarella.

 

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