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22 Novembre 2016 | Archivio / Protagonisti

Cecilia Camellini: in acqua non c’è ostacolo

La nuotatrice paralimpica di Formigine è tornata da Rio con una nuova medaglia nel suo straordinario palmares

A cura di Vittorio Ferorelli, con la collaborazione di Antonella Patete e Diego Marsicano

Care amiche e cari amici di RadioEmiliaRomagna, la protagonista di oggi è una donna di ventiquattro anni che ha cominciato a nuotare quando ne aveva solo tre e non si è più fermata. La cecità, che dalla nascita le impedisce di vedere, non le ha impedito di diventare una campionessa mondiale.

Cecilia Camellini ha iniziato a prendere confidenza con l’acqua nella piscina dei Vigili del fuoco di Modena, continuando poi, di anno in anno, tra la città della Ghirlandina e la vicina Reggio Emilia. Nel 2004 diventa campionessa italiana nei 50 e nei 100 metri stile libero e nei 100 dorso. Tre anni dopo, a soli quindici anni, nei campionati del mondo che si tengono in Brasile si aggiudica ben quattro medaglie, di cui due di oro.
Nel 2008 viene convocata ai Giochi Paralimpici di Pechino. È l’atleta più giovane della squadra italiana ma non per questo si fa intimidire e riporta a casa due argenti. Nell’edizione successiva, Londra 2012, torna più forte che mai, aggiungendo alle medaglie anche due primati mondiali. Un’avventura raccontata da lei stessa in un videodocumentario realizzato da Daniela Corneo e Nicola Longhi (“I suoi occhi addosso”: www.youtube.com/watch?v=6OH_5yucYSk).

L’anno scorso, Cecilia si è dedicata anche ai suoi studi, laureandosi in Psicologia con il massimo dei voti, senza tralasciare gli allenamenti. L’estate passata, alle Paralimpiadi di Rio de Janeiro, è tornata in vasca e ha vinto la medaglia d’argento nei 400 metri stile libero. L’intervista che state per ascoltare è stata realizzata prima della sua partenza e fa parte del progetto “Memoria paralimpica” (www.memoriaparalimpica.it): un sito web, un documentario e una mostra fotografica che raccontano come è nato, in Italia, il movimento che oggi porta ad affermarsi nello sport tanti ragazzi e ragazze che l’etichetta definisce disabili. Una storia nata a Ostia, tra gli anni Cinquanta e Sessanta, quando nel Centro per paraplegici dell’INAIL un gruppo di pionieri coraggiosi costruì le basi della prima nazionale paralimpica.

Per vedere la videointervista e leggere il testo integrale: www.memoriaparalimpica.it/document/it/cecilia_camellini/i_protagonisti.

Per entrare in contatto con Cecilia Camellini: www.ceciliacamellini.it.

[Ringraziamo, per la collaborazione, Antonella Patete e Diego Marsicano di “Redattore sociale”, che su incarico del Comitato italiano paralimpico ha realizzato il progetto “Memoria paralimpica” con Zoofactory Film Production e Kapusons web agency]
 

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