Salta al contenuto principale
14 Ottobre 2009 | Archivio / Protagonisti

Ettore Boiardi, l’inventore della scatoletta

Il cuoco piacentino fondò Chef Boyardee, il marchio statunitense leader della pasta in scatola.

A cura di Claudio Bacilieri.

14 ottobre 2009

“Beef ravioli” in scatola? Gli americani se li mangiano tranquillamente. A produrli è un marchio di punta dell’industria alimentare made in Usa, Chef Boyardee, leader della pasta in scatola e altre specialità davanti alle quali a noi italiani viene da storcere il naso. Ma forse, dovremmo riflettere sul fatto che il cibo è legame, e la cucina un luogo di scambio, non solo d’identità. Per questo vi raccontiamo la vicenda di Hector – anzi Ettore – Boiardi, nome tipicamente piacentino. Infatti, il nostro personaggio è nato a Piacenza nel 1897 da Giuseppe e Maria Baffi Boiardi. Il 9 maggio 1914, all’età di 16 anni, sbarcò a Ellis Island dopo il lungo viaggio sul vapore francese “La Lorraine”.

Ettore, come i suoi due fratelli, era bravo a cucinare. Come molti emiliani, aveva per il cibo un’autentica passione e, d’altronde, la ristorazione era un settore dove, cent’anni fa, gli italiani in America sapevano destreggiarsi bene. La sua abilità in cucina divenne nota in fretta, tanto che, giovanissimo, fu assunto come aiuto cuoco al Plaza Hotel di New York, dove aveva lavorato suo fratello. Nel 1915 fece la supervisione del catering al ricevimento per le seconde nozze del presidente Woodrow Wilson al Greenbrier in West Virginia. Nel 1923 sposò Helen Wroblewski, da cui ebbe un figlio, Mario. Nel 1926 aprì il suo primo ristorante, “Il Giardino d’Italia”, nel distretto finanziario di Cleveland, in Ohio, in East 9th Street and Woodland Avenue. I suoi “spaghetti dinners” erano così appetitosi che, finito di mangiare, i clienti chiedevano porzioni di pasta, salsa e formaggio da portare a casa. La popolarità assegnata alle sue “confezioni” di pasta (il contenitore spesso erano vecchie bottiglie di latte) fece venire al cuoco piacentino l’idea di inscatolare il cibo per renderlo bell’e pronto all’uso, come piaceva agli americani. Nacque così la scatoletta di pasta.

Il cibo in scatola può essere definito come il geniale adattamento della tradizione culinaria italiana alla praticità statunitense. Nel 1929 il prodotto fu messo in vendita per la prima volta. Nel 1930 fu creato il marchio Chef Boy-Ar-Dee, per permettere ai clienti di pronunciare correttamente il nome Boiardi. Nel 1938, considerato l’aumento delle richieste, la fabbrica fu spostata a Milton, in Pennsylvania, dove Boiardi, forte della propria eredità emiliana, sovrintendeva al controllo di qualità. Tra le sue creazioni, la salsa di pomodoro e funghi. Più tardi, vendette il marchio all’American Home Foods (in seguito International Home Foods) per circa sei milioni di dollari. Di Chef Boyardee erano le razioni alimentari per i soldati americani durante la seconda guerra mondiale e la guerra di Corea. Boiardi fu premiato per questo con la stella d’oro dello United States War Department. Fu tra i primi a usare la televisione commerciale per vendere il proprio prodotto. Nell’ultimo periodo della sua vita, il marchio fatturava 500 milioni di dollari l’anno.

Ettore Boiardi, che il destino fece morire nel 1985 a Parma – non quella emiliana, ma la cittadina nella contea di Cuyahoga, nello Stato dell’Ohio – lavorò sino alla fine per diffondere nel mercato americano la cultura italiana del cibo. E’ sepolto nell’All Souls Cemetery in Chardon, Ohio. Nel 2000 ConAgra Foods ha acquistato International Home Foods e così il marchio Chef Boyardee continua ancora oggi a vivere. Di Ettore Boiardi ha parlato il 9 ottobre scorso a Bologna, in una tavola rotonda sull’emigrazione, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna Maria Giuseppina Muzzarelli, indicandolo come esempio della capacità creativa e di adattamento dei nostri emigrati. In particolare, “il cibo – ha detto la vicepresidente – è legame, ricordo, consolazione, elemento di comunicazione tra due mondi”, come dimostra la vicenda di Hector Boiardi.

 

Brano corrente

Brano corrente

Playlist

Programmi