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3 Dicembre 2007 | Archivio / Protagonisti

N°86-I PROTAGONISTI DI IERI E DI OGGI

Carlos Luis Collado, una vita spezzata.

Sessantatré anni fa un giovane medico del Costa Rica, Carlos Luis Collado, veniva trucidato a Casalecchio di Reno dai nazifascisti


Una nazione, come il Costa Rica, che nella propria Costituzione ha abolito l’esercito destinando il risparmio di spesa all’istruzione, non poteva che coltivare nei propri figli l’anelito alla libertà. Ecco perché a Casalecchio di Reno, cittadina alle porte di Bologna, alle celebrazioni del 63° anniversario dell’Eccidio del Cavalcavia erano presenti i familiari di Carlos Luis Collado Martinez, medico costaricense e partigiano trucidato qui il 10 ottobre 1944, e una rappresentanza del Consolato del Costa Rica in Italia.


Nato nel 1919 nella capitale San José, Carlos Luis conseguì la maturità liceale nel 1937. L’ottimo curriculum scolastico e la conoscenza delle lingue straniere furono i motivi che convinsero i genitori ad assecondare la sua vocazione per la medicina e a lasciarlo partire, pur se a malincuore, per l’Università di Bologna, dove desiderava laurearsi. Già al primo anno di università Carlos Luis vinse il premio assegnato allo studente più bravo in anatomia. In quasi tutte le materie otteneva il massimo dei voti. La sua ricerca sui tumori cerebrali fu premiata come migliore tesi di laurea dell’Università di Bologna. Nel maggio 1944 era già laureato con lode.


L’arresto, da parte dei fascisti, del suo professore di anatomia Armando Businco, che si era opposto al furto del radium compiuto dai nazisti nell’Istituto di radiologia, aveva coinvolto anche lui, su segnalazione di una dottoressa collaborazionista. Incarcerato e subito rilasciato, Carlos Collado ricevette poco dopo l’invito del capitano Enrico ad entrare in clandestinità per prestare cure mediche ai partigiani feriti. Fu così che il giovane costaricense lasciò il suo posto di medico internista all’Ospedale Sant’Orsola per raggiungere la 63esima Brigata Garibaldina.


Catturato in un’imboscata tesa dai nazisti nei pressi di Casalecchio, venne portato con altri dodici compagni in una piazza del paese, legato alla cancellata con filo spinato e ucciso con un colpo alla testa il 10 ottobre 1944. Il monumento eretto nel luogo in cui i tredici furono massacrati ricorda il sacrificio degli uomini liberi contro la barbarie totalitaria. Qui ogni anno la locale associazione dei Partigiani e il Comune di Casalecchio di Reno ne onorano la memoria. La fotografia di Carlos Luis Collado sta nel sacrario dei partigiani in piazza Nettuno a Bologna. E all’Università, nel Laboratorio di anatomia patologica, una targa commemorativa e un ritratto ne perpetuano il ricordo.

In Costa Rica, dediche al giovane medico sono ospitate nell’ospedale Carlos Luis Collado a Golfito, nel Liceo del Costa Rica di San José e nel Collegio dei Medici e Chirurghi, dove la presidente Silvia Bartolini il 19 ottobre scorso ha apposto la targa commemorativa della Regione Emilia-Romagna, in occasione della missione della Consulta in Centro America.

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