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10 Marzo 2011 | Racconti d'autore

Un biglietto per l’aldilà

di Andrea Mingardi, Pendragon, Bologna 2010 (seconda puntata)

A cura di Claudio Bacilieri. Lettura di Fulvio Redeghieri

10 marzo 2011

Dopo l’esordio in narrativa nel 2006 con Permette un ballo signorina?, Andrea Mingardi, cantautore e punto di riferimento per musicisti e interpreti della canzone italiana, dà alla luce una storia avvincente, ispirata a un caso irrisolto del passato. Oltre 500 pagine in cui si dipanano vicende oscure la cui verità viene a galla solo nell’ultima pagina. Stefano Romanini è un avvocato di successo: tanti amici, due figli adolescenti e una moglie bellissima. Quando in tribunale sembra destinato a ottenere l’ennesimo risultato positivo, la sua esistenza viene stravolta da un evento inaspettato: un biglietto per l’aldilà. In un viaggio tra la vita e la morte, tra Funchal e Ravenna, Tripoli e Milano, le indagini sull’affondamento dell’Ulixes – un cargo appartenente alla flotta di un losco armatore – coinvolgono una girandola di personaggi: avvocati, giudici, clandestini e avventurieri.
L’autore – cantautore, interprete, bluesman – affonda le sue radici nel soul, nel rock & roll, nel funky e nel R&B. Ha al suo attivo un’intera vita di concerti, spesa senza mai farsi incantare dalle mode musicali del momento. È uno degli autori di fiducia di Mina, è grande tifoso del Bologna (la sua città) ed è stato tra i fondatori della Nazionale italiana cantanti. Ha scritto i best seller
Benéssum (2000) e Permette un ballo, signorina? (Mondadori, 2006). Per Pendragon ha già pubblicato Socc’mel (2008).

pp. 17-22

Brano corrente

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