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14 Maggio 2007 | Racconti d'autore

N°60-RACCONTI D’AUTORE

Pier Vittorio Tondelli “Biglietti agli amici”, Bompiani 1997.

Pier Vittorio Tondelli (1955-1991) è stato uno degli scrittori di culto della generazione italiana degli anni ’80.

Nel 1986 pubblica Biglietti agli amici, un libro con una complessa struttura legata alle ore del giorno e alle tavole astrologiche e con un contenuto molto personale. “Prose concluse in poche righe, che abbiano un loro suono, una loro voce”: così diceva Tondelli in una delle ultime interviste, poco prima di scegliere di farlo diventare non più solo un libro per pochi (inizialmente infatti “avrebbe dovuto essere un livre d’art: 50 copie in tutto e le tavole astrologiche e angeliche disegnate da un artista”) ma per tutti i lettori. La voce di queste pagine è quella dell’interiorità, dello sguardo contemplativo, dell’osservazione sulla propria vicenda personale con il tempo e con il mondo. Così i “biglietti agli amici” raccontano l’intuizione di un sé che ritrae, che assume il frammento e l’elegia come condizione esistenziale.

Del libro sono stati stampati nella prima versione pochi esemplari, un centinaio di copie. Nella nuova edizione Bompiani, nelle dediche ai nomi per esteso sono sostituite le iniziali degli amici. Per mantenere il carattere privato della pubblicazione Tondelli aveva chiesto inizialmente ai giornalisti a cui aveva inviato il libro di non parlarne. Lo scrittore, nel 1991, all’ospedale di Reggio Emilia, aveva rivisto il testo e vi aveva apposto alcune correzioni e modifiche, rimaste solo in fase di abbozzo, in vista di un’edizione a larga diffusione del testo, che è quella che qui vi presentiamo.

TITOLO – F.W.

Angeli e Pianeti che governano la Seconda ora della Notte:

Domenica Samael
Lunedì Raphael
Martedì Sachiel
Mercoledì Anael
Giovedì Cassiel
Venerdì Michael
Sabato Gabriel

Ieri, domenica, a Chantilly mentre Severo rapito dal paesaggio autunnale, grigio, sfumato eppure così “tridimensionale” e profondo diceva: “E un puro Corot.” Lui si è chiesto perché da qualche anno ama viaggiare, mentre, quando aveva vent’ anni, assolutamente no. E trova una ragio¬ne: quando era giovane non aveva la scrittura e era solito dire agli amici: “I paesaggi, le città non mi interessano perché non li posso far miei. Non li posso mangiare. ”
Ora, invece, tutto lo interessa e lo riguarda perché ha la scrittura, ha uno strumento, ha gli occhi, una bocca, uno stomaco per mangiare e guardare la realtà. Le città e i paesaggi. Per tutto questo solo ora ritrova nei confronti del mondo esterno quella stessa curiosità che aveva nella fanciullezza. In questo il suo trentunesimo anno lo avvicina a quel bambino che era più di quanto sia mai accaduto nel corso della sua giovinezza.
Mentre scrive queste note, sulle prime pagine del libro di Bachmann, il sole è rispuntato a Bou¬logne

TITOLO R.D.

Angeli e Pianeti che governano la Terza ora della Notte:

Domenica Raphael
Lunedì Sachiel
Martedì Anael 
Mercoledì Cassiel
Giovedì Michael
Venerdì Gabriell
Sabato Samael

“Siamo dunque qui, nelle tre sospiratissime stan¬zette di Via Morandi in tutto un tripudio di rossi bolognesi e tegole come squame di terracotta
. che rivestono i tetti di fronte, e meravigliosi co¬mignoli a torretta e caminetti talmente fantasiosi
. che un giorno di questi certo disegneremo, Eric e io, come pezzi di una scacchiera a solo uso e
consumo dei più intimi frequentatori delle no¬stre stanze; siamo qui avvolti da un bel sole pri¬maverile così lindo e ventoso e pulito che manda terse le colline al nostro sguardo e soprattutto quelle graziose colonnine là di Villa Aldini che ci mancavano da un po’, appunto dai giorni di que¬sta vacanza parigina appena appena conclusa, il tempo di ritirare le valigie e le sportine, cacciare il taxi, salire proprio qui all’ultimo piano di Via Morandi e aprire le finestre.
“E subito il telefono che canta e squilla e rumoreggia…”

TITOLO M.R.

Angeli e Pianeti che governano la Decima ora del Giorno

Domenica Raphael
Lunedì Sachiel
Martedì Anael 
Mercoledì Cassiel
Giovedì Michael
Venerdì Gabriell
Sabato Samael

In fondo poi mi piace
In momenti come questo
(bevendo un po’ prima di uscire
sapendo un po’ il mio amico che m’aspetta)
Mi piace proprio questa stanza
Questa luce
Questa musica
La mia piccola stanza.

Brano corrente

Brano corrente

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