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22 Gennaio 2014 | La ricetta

Gli anolini della Bassa parmense

Un piacere tutto…  Parmigiano!

A cura di Marina Leonardi

22 gennaio 2014

Cari ascoltatori, eccovi di nuovo insieme a Marina Leonardi in questa nuova trasmissione dedicata alle ricette tipiche della nostra regione. Per quanto riguarda la preparazione odierna, devo dire di essere stata sollecitata da un nostro affezionato ascoltatore, Andrea di Soragna, un paese davvero molto bello in provincia di Parma che può vantare una splendida rocca, la Sinagoga con annesso un museo molto interessante e un bellissimo e gotico cimitero ebraico purtroppo non visitabile. A Soragna e non si può dimenticare si trova anche il museo del Parmigiano Reggiano. E proprio l’ottimo formaggio ci introduce alla ricetta di oggi che è quella degli Anolini di Parma, ma ripieni di formaggio. Ci spiega Andrea, che questi sono gli anolini tipici della Bassa parmense e che, a differenza degli altri anolini di Parma, la carne la vedono solo nel brodo con cui vengono accompagnati.

Ingredienti

Per la pasta
1 kg di farina
da 8 a 10 uova

Per il ripieno
1 kg di parmigiano reggiano grattugiato che deve essere almeno di due (se non tre stagionature) di cui è di rigore lo stravecchio che deve lasciare al ripieno la sua impronta un po’ piccante.
70 gr di pane grattugiato
2 uova
noce moscata
sale
brodo di carne, meglio di cappone.

Scottate il pangrattato in un po’ di brodo bollente, unite poi al pane i formaggi grattugiat, una punta di sale, una grattugiata di noce moscata e le due uova. Mescolate bene e lasciate riposare.

A questo punto fate la sfoglia con la farina e le uova (la ricetta che ho trovato dice 8 uova ma da emiliana doc io ne userei 10), tiratela bene e lasciatela asciugare. Tagliatela a strisce su cui disporrete un cucchiaino di ripieno, uno dopo l’altro. Coprite con un’altra striscia di pasta in modo che il ripieno resti imprigionato all’interno e con lo stampo apposito, circolare, ritagliate gli anolini, che avranno la tipica forma di papaline del diametro di due centimetri.

A questo punto non vi rimane che tuffare gli anolini nel brodo bollente  e servirli fumanti. E davanti a un piatto di anolini fumanti anche la giornata più grigia si illuminerà e il sole non potrà che splendere. Buon appetito e a presto da Marina Leonardi.

Brano corrente

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