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14 Gennaio 2009 | La ricetta

Basta un po’ di semolino

Le calde zuppe che ben si sposano con la stagione fredda

A cura di Marina Leonardi

14 gennaio 2009

Cari ascoltatori, in questa prima rubrica dedicata alle ricette del 2009 vogliamo proporvi alcuni piatti tipicamente invernali, delle zuppe realizzate con brodo e impasti di semolino. Hanno dei nomi altisonanti come Zuppa imperiale o Krinofel. Questi ultimi hanno una storia molto interessante, si tratta di una ricetta austriaca arrivata a Parma assieme alla duchessa Maria Luigia e poi, per la sua semplicità e per gli alti valori nutrizionali si è diffuso nella provincia parmense.

Vi proponiamo tre preparazioni due tratte dalle ricette della tipicità di Emilia Romagna Turismo e come già abbiamo avuto modo di dire si tratta di ricette inviate dalle rezdore o appassionati di cucina della nostra regione e poi raccolte in un bel volume e una ricetta invece, tratta dal libro dell’Artusi.

Partiamo dalla Zuppa imperiale, ricetta segnalata da Nadia Tassani di Villafranca in provincia di Forlì Cesena, la nostra rezdora la propone come una ricetta tipica del faentino, ma si tratta di un piatto diffuso un po’ in tutta la regione anche se la Strada dei vini e dei sapori dei Colli di Imola la pone tra le ricette caratteristiche della zona. A Bologna è conosciuta anche col nome di minestra fritta.

Vediamo gli ingredienti: 30 g di semolino, 20 g di parmigiano reggiano grattugiato, 20 g scarsi di burro, 1 pizzico di noce moscata, 1 uovo, sale, pepe q.b., brodo di carne, ancora meglio di cappone. Dose per 1 persona.

Preparazione: sciogliete il burro, amalgamate il semolino e poi tutti gli altri ingredienti. Versate il composto in una teglia unta in modo che abbia uno spessore di circa 1 cm e cuocete in forno a temperatura moderata per circa 15 minuti. Fate attenzione che non si rosoli la superficie. Quando è freddo, tagliate a quadretti piccoli. Mezz’ora prima di servire, rovesciate sopra il brodo caldo e servite.

Vi proponiamo ora una ricetta molto simile, di Pellegrino Artusi, chiamata:

Minestra di semolino composta

Per ogni uovo:

Semolino, grammi 30.

Parmigiano grattato, grammi 20.

Burro, grammi 20.

Sale, una presa.

Odore di noce moscata.

La preparazione assomiglia molto a quella della zuppa imperiale se non che il gastronomo forlivese invece di far rassodare il composto in forno sceglie di porlo in una padella sul fornello.

Dice Artusi, il burro scioglietelo al fuoco e, tolto via dal fuoco, versateci sopra il semolino e il parmigiano, sciogliendo bene il composto colle uova. Poi versatelo in una cazzaruola con un foglio imburrato sotto per farlo rassodare (…). Sformato e diaccio che sia, tagliatelo a piccoli dadi o in altro modo, facendolo bollire nel brodo per dieci minuti.

Tre uova basteranno per cinque persone.

E veniamo ora a questi curiosi Krìnofel, che come dicevamo in apertura arrivano dall’Austria ed era un piatto molto diffuso nel parmense almeno fino agli anni ’50. Ora sembra che si una ricetta andata un po’ in disuso e allora dobbiamo ringraziare Mario Schianchi di Panocchia in provincia di Parma che l’ha segnalata.

Ingredienti: 1 kg di burro, possibilmente artigianale, 3 uova, 170 g di semola, parmigiano, brodo di gallina ruspante, noce moscata e sale. Dosi per 8/10 persone.

Preparazione: stemperate a lungo il burro in una zuppiera, aggiungete le uova, sale e noce moscata e, adagio adagio, la semola e il parmigiano grattugiato, in modo da ottenere una polentina soda che con l’aiuto di un cucchiaio verserete nel brodo bollente di gallina. 

 

E con questa interessante e sconosciuta ricetta chiudiamo questa rubrica, augurandovi come di consueto buon appetito!

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