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3 Dicembre 2008 | La ricetta

Chef to Chef

A cura di Marina Leonardi e Cinzia Leoni

3 dicembre 2008

Cari ascoltatori, in questa nuova puntata dedicata ai sapori della nostra terra vogliamo parlarvi di una iniziativa molto interessante che si intitola La gastronomia in Emilia-Romagna e che ha in sé diverse articolazioni che riguardano sia gli chef che i prodotti della nostra regione.

Cerchiamo di andare per ordine anche se non è semplice perché la carne al fuoco è parecchia. Partiamo dal progetto nel suo complesso, realizzato dalla Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Upi e Unioncamere che ha come partner l’associazione Cheftochef che riunisce i cuochi più bravi e premiati dell’Emilia Romagna.

Il progetto, che si pone l’obiettivo di valorizzare la gastronomia emiliano-romagnola attraverso il patrimonio dei prodotti tipici e delle materie prime regionali sta già partendo con due iniziative: un corso di cucina innovativa per giovani cuochi, con stage nei più grandi ristoranti emiliano-romagnoli che è partito il 28 novembre e un marchio di qualità per “premiare” i ristoranti che usano i prodotti tipici della regione. “L’ Emilia-Romagna – ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – può contare su due eccellenze che caratterizzano l’identità di questa regione: una cultura gastronomica di reputazione internazionale e un patrimonio di prodotti tipici unico in Europa con ben 26 Dop e IGP. Con questo progetto vogliamo valorizzarle entrambe,  legandole insieme più di quanto ora non accada”.

Il corso per giovani cuochi che dura diversi mesi e si concluderà a luglio, prevede nel piano di studi materie come “valorizzazione e promozione dei prodotti tipici locali” e “impiego delle più recenti tecniche di elaborazione e cottura” si concluderà con 400 ore di stage nei più prestigiosi ristoranti emiliano-romagnoli. Promosso da Unione europea, Ministero del lavoro, Regione Emilia-Romagna e Rete per la formazione specialistica ed alta in Emilia-Romagna, coinvolge 20 studenti in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore (le domande sono state più di 60) e ha,  tra le imprese partner,  l´“Osteria Francescana” di Modena di Massimo Bottura, due stelle Michelin, in rappresentanza dell’Associazione “Cheftochef”. 
Si tratta sola della prima di una serie di iniziative formative pensate per promuovere la nascita di una nuova generazione di cuochi di alto livello, ma anche per aggiornare su prodotti, tecniche di preparazione e di cottura i ristoratori già attivi sul mercato. 

Per quanto riguarda il marchio di qualità alcune esperienze sono già state realizzate in provincia di Forlì-Cesena, Bologna e Reggio Emilia. L’obiettivo ora è di portarle a sistema. Il progetto “marchi di qualità” si propone di dare un riconoscimento ufficiale e immediatamente identificabile dai clienti a quei ristoranti che si impegnano a valorizzare nella preparazione dei loro piatti i prodotti tipici locali. Verranno stabiliti criteri omogenei, per un regolamento idoneo al governo del processo, in collaborazione con le varie associazioni: ristoratori, congreghe, sodalizi, gourmet.

E lasciamo ora la parola ai maestri di Chef to Chef che come ricordiamo raccoglie gli chef premiati con una o più stelle Michelin della nostra regione e che sono parecchi a partire da Massimo Bottura dell’Osteria La Francescana di Modena e Igles Corelli della Locanda della Tamerice di Ostellato (Fe) che abbiamo qui con noi:

Intervista Massimo Bottura
Intervista Igles Corelli

Info: www.cheftochef.eu/

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