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4 Giugno 2008 | La ricetta

Risotti al profumo di mare

In cucina con Pellegrino Artusi

A cura di Marina Leonardi

4 giugno 2008

 

Cari ascoltatori, in questa nuova puntata dedicata alle ricette di casa nostra ci affidiamo alla scienza del nostro gastronomo forlivese Pellegrino Artusi. Visto che l’estate sta arrivando e con l’estate il profumo del mare abbiamo scelto per voi tre ricette a base di pesce, tre risotti il primo con le telline, il secondo coi gamberi e il terzo è invece un risotto col brodo di pesce.

Passiamo ora la parola all’Artusi e alle sue ricette:

 

Risotto colle telline

Noto questo risotto nelle proporzioni che è stato fatto più volte nella mia cucina, e cioè:

 

Telline col guscio, chilogrammi 1,350.

Riso, grammi 500.

 

Per levare la sabbia che le telline racchiudono, lavatele prima, poi ponetele in acqua fresca salata, o meglio, acqua di mare, in un catino con un piatto rovesciato sotto alle medesime, e dopo due ore almeno, levatele asciutte e mettetele al fuoco con acqua in proporzione del riso da cuocere. Quando saranno aperte, levatene i gusci e serbate l’acqua, ma badate che in fondo alla medesima si sarà formata una qualche posatura di sabbia che va gettata via.

Fate un soffritto con olio, aglio, poca cipolla, prezzemolo, carota e sedano, il tutto tritato finissimo colla lunetta, e quando sarà rosolato bene, gettatevi le telline tolte dal guscio, qualche pezzetto di funghi secchi rinvenuti, una presa di pepe e un po’ di quell’acqua serbata. Dopo qualche minuto gettate il riso in questo intingolo e tiratelo a cottura soda col resto dell’acqua suddetta. Assaggiatelo se sta bene di sapore col solo sale naturale delle telline e dei condimenti datigli; se non fosse così, aggiungeteglielo con sugo di pomodoro o conserva, ed anche con un pezzetto di burro e un pizzico di parmigiano.

Alle telline si possono sostituire le arselle o le cozze.

 

E veniamo ora alla ricetta del Risotto coi gamberi, come vederte è una preprazione del tutto diversa dalla precedente:

 

Risotto coi gamberi 

Grammi 300 circa di gamberi potranno bastare per grammi 700 di riso e servire per otto persone.

 

Fate un battuto abbondante con mezza cipolla, tre spicchi d’aglio, carota, sedano e prezzemolo e mettetelo al fuoco con olio in proporzione. Credo che l’aglio, in questo caso, sia necessario per correggere il dolce dei gamberi. Quando il soffritto avrà preso colore buttategli dentro i gamberi e conditeli con sale e pepe. Rivoltateli spesso e quando tutti saranno divenuti rossi, bagnateli con sugo di pomodoro o conserva e poco dopo versate tanta acqua calda che possa bastare pel riso. Lasciate bollire non tanto, perocché i gamberi cuociono presto, poi levateli asciutti e una quarta parte, scegliendo i più grossi, sbucciateli e metteteli da parte. Gli altri pestateli nel mortaio, passateli dallo staccio e la polpa passata mescolatela al brodo dove sono stati cotti.

Mettete al fuoco un pezzetto di burro in una cazzaruola e versatevi il riso nettato senza lavarlo; rimestate continuamente e quando il riso avrà preso il lustro del burro versate il brodo caldo a poco per volta; a più di mezza cottura uniteci i gamberi interi, già sbucciati, e prima di servirlo dategli grazia con un pugno di parmigiano.

Se, quando fate questi risotti di magro, avete in serbo del brodo di carne, servitevene ché con esso riusciranno più sostanziosi e più delicati.

 

E finiamo con la ricetta di questo risotto che utilizza l’acqua di cottura del pesce.

 

Risotto col brodo di pesce

Quando avrete lessato un pesce di qualità fina,  potrete servirvi del brodo colato per ottenerne un risotto, o una zuppa. Fate un battuto con un quarto di cipolla, uno o due spicchi d’aglio, prezzemolo, carota e sedano e mettetelo al fuoco con olio, sale e pepe. Quando avrà preso colore fermatelo con sugo di pomodoro o conserva sciolta in un ramaiuolo del detto brodo. Lasciate bollire un poco e poi versate il riso che tirerete a cottura con lo stesso brodo bollente, versato poco per volta. A mezza cottura aggiungete un pezzo di burro, e quando il riso è cotto, un pugnello di parmigiano. Nella zuppa potete unire un pizzico di funghi secchi e il parmigiano servirlo a parte.

 

E a noi non resta che augurarvi buon appetito!

 

Brano corrente

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