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19 Novembre 2013 | Archivio / Lo sguardo altrove, storie di emigrazione

Licenza taxi n° 2 di Mar del Plata

La storia della famiglia Grisoli-Becchi partita da Zibello (Parma) cento anni fa

A cura di Claudio Bacilieri. Lettura di Fulvio Redeghieri.

19 novembre 2013

Cari ascoltatori, oggi vi raccontiamo una storia di emigrazione inviataci da Hernan Gaspari da Mar del Plata, in Argentina. Protagonista di questa vicenda è Alberto Becchi, nonno e omonimo dell’attuale presidente della Faer, la Federazione argentina delle associazioni emiliano–romagnole, e membro della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Alberto Becchi arrivò a Mar del Plata il 23 gennaio del 1913. Partito da Zibello, in provincia di Parma, era accompagnato dalla moglie Pierina Alessandra Soldi Grisoli, dalla madre Chiara Bianchi e dai suoi tre fratelli, Riccardo, Giovanni e Alfredo.
Alle spalle aveva lasciato tanti ricordi: la famiglia, gli amici e anche una situazione di povertà estrema che era stata la causa che aveva spinto i Becchi a lasciare tutto per intraprendere una strada sconosciuta. In Argentina li aspettava la cugina gemella di Pierina, Pia Soldi Robuschi, che era partita un anno prima e aveva scritto alla famiglia di venire a “farsi l’America”, come si diceva allora.

Mar del Plata all’epoca era una cittadina giovane, fondata da soli 39 anni, e contava poco meno di 10 mila abitanti. Oggi, cento anni dopo, sono quasi 70mila gli italiani che vivono qui.
Alberto lavorava come muratore e con molti sforzi riuscì a comprarsi un taxi: ottenne la licenza numero 2 della città. Pierina, invece, faceva la custode all’interno di alcune case durante la stagione invernale e la cuoca, mentre nella stagione estiva lavorava come governante in un hotel. La vita matrimoniale dei Grisoli-Becchi fu sempre serena, allietata dalla nascita di tre figli: Hayde Clara, Marina e Alberto Oscar. Quando Alberto morì, lasciando Pierina vedova, la figlia Hayde Clara, che nel frattempo aveva sposato Umberto Sartora, importante imprenditore di Mar del Plata, le offrì un viaggio in Italia.
Era il 1950 quando Pierina ritornò a Zibello. Enorme fu la felicità di poter riabbracciare dopo 40 anni i genitori, ancora in vita, e le sue sorelle, e persino ritrovarsi con un fidanzato dell’adolescenza, ancora celibe, il quale le chiese di sposarla.

Pierina ritornò in Argentina, e in quel periodo pensò molte volte alla possibilità di tornare al suo paese. Ne parlò con il figlio Alberto che stava per sposarsi con Edith. Lui le disse che appoggiava la sua scelta, ma alla fine Pierina decise di continuare la sua vita in Argentina con i figli e i nipoti.  Pierina morì nel 1989 a 94 anni: non riuscì a sopportare la morte improvvisa dell’adorato figlio Alberto.

Con la morte della donna, il contatto tra la famiglia di Mar del Plata e la famiglia originaria di Zibello si smarrì. Fu però riallacciato nel 2001, quando Alberto Becchi, figlio di Alberto Oscar e nipote di nonno Alberto, sbarcò in Italia per mettersi alla ricerca dei parenti. Grazie alla collaborazione di Barbara Galantino, traduttrice della Camera del Commercio Italiana di Buenos Aires, riuscì a contattare la cugina Simona e la madre di lei, zia Angioletta. Da quel momento, ripreso il legame, le due famiglie  non hanno mai smesso di restare in contatto, accorciando con l’affetto le distanze tra Mar del Plata, Argentina, e Zibello, provincia di Parma.

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