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1 Marzo 2010 | Archivio / Università

Mafie e Antimafia

Ripartono i seminari dell’Alma Mater

A cura di Federico Lacche

1 marzo 2010

Benvenuti a Campus e a una puntata dedicata al seminario Mafie e Antimafia organizzato dall’Università di Bologna. Ne abbiamo parlato con l’ideatrice Stefania Pellegrini. Nella seconda parte del magazine le news dal mondo della ricerca e delle università.

Partirà il 5 marzo e si svilupperà con incontri settimanali fino alla fine di maggio la quinta edizione del seminario Mafie e Antimafia proposto dall’Università di Bologna. Nata in origine da una richiesta degli studenti della facoltà di Giurisprudenza, che periodicamente organizzavano incontri coi protagonisti dell’antimafia, l’iniziativa ha trovato una specifica consistenza accademica grazie a Stefania Pellegrini, titolare della cattedra di Sociologia del diritto dell’Alma Mater. Non solo, poiché la docente ha scelto di aprire questi incontri a tutto l’ateneo: un appuntamento di informazione e formazione sul fenomeno delle mafie e, soprattutto, di sensibilizzazione verso i temi l’antimafia giudiziaria e sociale. Ascoltiamo la scheda.

Scheda
Quella di Mafie e Antimafia è un’esperienza ancora unica in Italia, che dal prossimo anno si configurerà non più come un semplice seminario, ma assumerà una fisionomia più strutturata con 48 ore di incontri programmati e 20 ore di lezione sui temi della mafia intesa come fenomeno sociale e culturale. A questo si affiancheranno gli incontri con i protagonisti degli Stati generali dell’antimafia.

Stefania Pellegrini offre a Campus un’anticipazione del programma e dei protagonisti di questa edizione.

E ora le news dal mondo della ricerca e delle università
Gian Piero Spada, dell’Università di Bologna, e Paolo Samorì, ex studente e ricercatore dell’Alma Mater attualmente nell’organico dell’Università di Strasburgo, hanno firmato uno studio finito sotto i riflettori della rivista Nature. Con potenti microscopi a scansione sono riusciti a fotografare per la prima volta la “danza di guerra” delle molecole di guanina, guardiane del Dna. Si tratta del modo in cui queste si dispongono, a “testuggine” difensiva, in gruppi di quattro per proteggere le informazioni genetiche custodite nei cromosomi. Lo studio apre nuove prospettive nella lotta contro cancro e invecchiamento, ma promette anche applicazioni nel fotovoltaico e nell’informatica organica.

Fare Fisica” è il nome della “summer school” dell’Università di Modena e Reggio Emilia che offrirà a 30 studenti dei licei e degli istituti tecnici la possibilità di conoscere da vicino la vita quotidiana di un vero ricercatore. Attraverso due percorsi, che avranno inizio il 24 maggio e con la durata di una e due settimane, nel “college estivo”proposto dal dipartimento di Fisica gli studenti parteciperanno a stage, lezioni, seminari divulgativi e frequenteranno laboratori di ricerca avanzata, vivendo a stretto contatto con i ricercatori. Le iscrizioni verranno raccolte entro il 20 marzo. Per saperne di più, college.fisica@unimore.it

Per questa puntata è tutto, Campus vi dà appuntamento alla prossima settimana

Abbiamo trasmesso Campus, reti e connessioni di formazione ricerca e impresa in ER


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