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16 Luglio 2016 | Cinema

Il caso Pantani

Gli ultimi anni del Pirata in un film che chiede giustizia e verità

A cura di Anna Sbarrai

Sono passati più di 12 anni da quel freddo 14 febbraio 2004, data in cui Marco Pantani fu ritrovato senza vita in un residence a Rimini. Difficile riconoscere in quel corpo riverso, circondato da cocaina e farmaci, il campione delle imprese impossibili che fece sognare l’Italia. Fu facile però, per l’opinione pubblica, liquidare la sua morte come il tragico suicidio di un campione privato di medaglia, come la caduta di un ennesimo, fragile, dio mediatico che non ha saputo cavalcare l’evanescente onda del successo.

Sugli ultimi anni di vita di Marco troppe le ombre, tantissimi i dubbi su cosa sia in realtà accaduto nel lasso di tempo tra la squalifica per doping di Madonna di Campiglio, il 5 luglio 1999, e la morte, dopo la depressione, il fango, i guai giudiziari, il baratro di solitudine.

Un nuovo scenario processuale ora avvalora l’ipotesi di un intervento della camorra, che avrebbe tramato per escludere Pantani da quel maledetto Giro d’Italia, distruggendone l’esistenza.

A gennaio 2017 inizieranno tra Cesena, Cesenatico e Rimini le riprese de Il Caso Pantani, film verità che cercherà di ricostruire questo ultimo, oscuro periodo e di ridare dignità e pace alla memoria di un grande campione. La faentina Mr. Arkadin produrrà l’opera; dietro la macchina da presa ci sarà invece Domenico Ciolfi, milanese di nascita e da tempo romagnolo d’adozione, che ci ha fornito interessanti anticipazioni.

Intervista a Domenico Ciolfi

Del Caso Pantani torneremo sicuramente a parlare tra qualche mese, quando la produzione avvierà le riprese e il cast sarà definitivamente svelato. Continuate a seguirci su RadioEmiliaRomagna e a presto, da Anna Sbarrai.

 

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