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23 Gennaio 2017 | Cinema

Son morto che ero bambino

Francesco Guccini tra musica, cinema e Memoria nel documentario di Nene Grignaffini e Francesco Conversano

A cura di Anna Sbarrai

Nel 1966 venne pubblicata La canzone del bambino nel vento, che sarebbe di lì a poco ricordata ed entrata nella storia della musica come Auschwitz. A scriverla un giovane Francesco Guccini, ancora ignaro della potenza delle sue parole e della struggente commozione della sua musica.

Simbolo di una tragedia infinita e della ferocia umana Auschwitz ha accompagnato la carriera del grande cantautore, che cinquant’anni dopo ha ritenuto di sentirsi pronto a visitare i luoghi che hanno ispirato il brano, salendo sul Treno della Memoria organizzato da Cgil-Cisl-Uil Lombardia, insieme al Vescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi e agli alunni della classe 2°B della scuola media Salvo d’Acquisto di Gaggio Montano.

La documentazione di questo viaggio speciale è stata affidata alle telecamere di Nene Grignaffini e Francesco Conversano, che hanno così realizzato il film Son morto che ero bambino, protagonista del nostro focus dedicato alla Memoria.

A Nene Grignaffini il compito di farci rivivere quei momenti e il progetto che ha portato alla realizzazione del documentario.

Intervista Nene Grignaffini

Son morto che ero bambino è una produzione Movie Movie realizzata in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna. La fotografia è curata dal sempre bravissimo Roberto Cimatti.

Il film sarà proiettato in anteprima il 23 gennaio alle 17 alla Camera dei Deputati a Roma, e il 30 gennaio alle 18:30 al Mast di Bologna. Il 27 gennaio, giorno della Memoria, sarà invece trasmesso alle ore 21 su Rai Storia, canale 54 del digitale terrestre.

A presto, da Anna Sbarrai.

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