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12 Dicembre 2006 | Andare per...

N°39-ANDAR PER MUSEI

Il Museo della Figurina di Modena, un luogo davvero unico!

A metà dicembre s’inaugura a Modena il Museo della Figurina. la collezione di piccole stampe più importante al mondo, che conta circa cinquecentomila esemplari attraverso i quali è possibile ripercorrere la storia, i costumi, lo sport e le passioni degli ultimi 150 anni.


Chi da bambino non ha mai giocato a ”Muretto” o a “Ce l’ho Ce l’ho Manca”? Chi non ha mai aperto con frenesia una bustina colorata, sperando di trovare la figurina mancante? Chi non si è mai arrabbiato davanti a una figurina attaccata in modo imperfetto nel proprio impeccabile album?


Oggi c’è un luogo, unico al mondo, che contiene i ricordi di milioni di persone di ieri, di oggi e di domani; è il nuovo Museo della Figurina, che aprirà al pubblico a Palazzo Santa Margherita, a Modena a metà dicembre. Sarà un museo da sfogliare per andare alla scoperta di un mondo fantastico e sorprendente composto dalla produzione di piccole stampe che, partendo dalla seconda metà dell’Ottocento fino ad arrivare ai giorni nostri, risvegliano non solo la memoria ma anche stimoli e sorprese inaspettate.


Il Museo della Figurina nasce dalla passione collezionistica di Giuseppe Panini, fondatore delle Edizioni Panini e ideatore – insieme ai fratelli Benito, Franco Cosimo e Umberto – del rinnovamento della figurina in senso moderno. Con la voglia di valorizzare ancor di più il proprio prodotto attraverso una storia della piccola stampa, Giuseppe Panini raccolse centinaia di migliaia di piccole stampe provenienti da tutto il mondo, affini alla figurina per tecnica o funzione. La collezione si ampliò a tal punto da diventare, nel 1986, un museo collocato all’interno dell’azienda stessa. Nel 1992 Giuseppe Panini e le Edizioni Panini decisero di donare la raccolta, divenuta una delle le più importanti del mondo, al Comune di Modena, città eletta capitale mondiale della figurina, e quindi sede naturale di un museo che ne potesse documentare le origini e lo sviluppo fino ad arrivare alle più moderne tecniche di produzione. Negli anni a seguire l’attività del museo si è concentrata sulla catalogazione della raccolta, costituita da circa 500.000 esemplari, davvero tantissimi. Pensate che sono stati necessari oltre dieci anni di lavoro per catalogare tutto.


Appena entrati si avrà modo di familiarizzare col tema del museo.


Il primo dei sei contenitori-album introduce infatti alla storia della figurina e alla sua diffusione. Ci si spinge indietro alle stampe del ‘500 cui le figurine si ispirarono, soprattutto dall’800 in poi. Ogni contenitore, ogni pagina che si sfoglia è come una piccola camera delle meraviglie, con le sue stampe originali, curiose, ricche di colori, di storia e gli oggetti dell’epoca,  rappresentando un inedito punto di vista sulla storia e il costume degli ultimi 150 anni. Partendo dalla tecnica della cromolitografia e dalla sua storia legata alla pubblicità e a nomi di grandi e piccole ditte che diffusero la figurina nel mondo, dalle leggendarie Liebig alle Bon Marché per arrivare a Suchard, Stolverck e le italiane Perugina, Talmone, Lavazza e naturalmente Panini si scopriranno altri “cimeli” ugualmente interessanti come le cigarette card, i bolli chiudilettera, le fascette da sigari e gli album d’epoca. Si scoprirà così che furono i fratelli Panini, con l’ormai mitico album dei Calciatori del campionato 1961/1962 a segnare la svolta della figurina: non più gadget di un prodotto commerciale ma mezzo di comunicazione autonomo. Attraverso i sei contenitori del museo, e le loro circa 2500 immagini i visitatori potranno dedicarsi a un viaggio tra memoria e fantasia che fa tappa nel mondo del cinema, in quello dello sport, della gastronomia, della moda. E sorprendentemente anche nel mondo della didattica. Sono infatti migliaia gli esempi di collezioni che stimolavano i bambini alla conoscenza dei paesi lontani, della natura, delle scoperte scientifiche e dei personaggi della letteratura.


Oltre all’esposizione permanente, gli ospiti del Museo della Figurina troveranno uno spazio dedicato a mostre temporanee a tema, un laboratorio per attività didattiche, una zona multimediale, una piccola biblioteca specializzata e un’area adibita alla consultazione, su richiesta.


Abbiamo al telefono le curatrici del Museo, Giovanna Battistini e Paola Basile, chiediamo loro di racontarci com’è nata questa avventura che le ha tenute impegnate oltre dieci anni a catalogare e a sistemare quasi 500mila immagini.


La radio purtroppo non può mostrare le bellissime immagini del museo, ma ci potete raccontare voi qualcosa sui soggetti, sui colori, insomma farci vedere attraverso le parole alcune di questi splendidi originali?


Un’ultima domanda, chi pensate sarà il pubblico che più si lascerà catturare da questo museo tanto originale?
Potete trovare tutte le informazioni sul sito:
www.museodellafigurina.it

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