Rimarrà aperta fino al 10 maggio al Palazzo del Capitano la mostra “Il cielo e gli aquiloni” che ha inaugurato la nuova stagione espositiva di “Bagno d’Arte” che dedica il primo degli eventi, come da tradizione, alla creatività femminile.
L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Bagno di Romagna e realizzata con la partecipazione dell’Istituto regionale per i beni culturali, propone due affermate artiste che operano sul territorio: cesenate Giovanna Benzi, che proviene da studi all’Accademia di Belle Arti di Brera e ha alle spalle importanti esperienze anche in campo grafico ed editoriale oltre ad essere impegnata nel campo del sociale, fa parte dell’Associazione cesenate “Perledonne”, che si occupa della violenza contro le medesime. L’altra artista è Anna Maria Nanni, che è nata e vive a Cesenatico. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Ravenna, ha iniziato l’attività artistica nel 1959, con mostre personali e partecipazioni a importanti rassegne d’arte in ambito regionale e nazionale.
Hanno modalità di espressione assai differenti le due artiste. Ma il tema che le accomuna “il volo” come si manifesta nello spazio sospeso, nell’impalpabilità delle nuvole di Giovanna Benzi ben si calibra e si compenetra con le esplosioni cromatiche di Anna Maria Nanni. Questo gioco di linee e colori ha costituito anche lo spunto creativo per la realizzazione di grandi aquiloni da parte del rinomato Club “Cervia volante”.
La pittura della Benzi si ricollega, lo afferma lei stessa, al desiderio, nei suoi sogni infantili, di volare; questo, scrive Orlando Piraccini, “ripropone nelle sue tele attimi fuggenti di certi scenografici spettacoli naturali, non senza qualche reminiscenza dell’aerea tonalità romantica, ma con una libertà espressiva che tende alla sfera della pura astrazione”.
La Nanni, invece è “approdata in fretta (dopo gli studi accademici ed una breve stagione realista) ad uno spazio figurativo che certo rimanda alle avanguardie storiche, specialmente per certe modalità costruttiviste, ma che si fa del tutto personale nella funzione primaria del colore, vera e propria corda sonora in grado di trasmettere le valenze simboliche all’origine delle sue composizioni”.
La mostra nasce da un’idea di Orlando Piraccini, mentre l’ordinamento espositivo è stato realizzato dall’architetto Giampiero Teodorani. Gli orari di visita sono i seguenti: venerdì e sabato 16-18 / 20,30-22; festivi e 6 aprile, 25 aprile, 1 maggio 10-12 /16-18; visite anche a richiesta e su prenotazione.
Una mostra ad hoc per questi giorni di festa, auguri e un saluto da Valeria Cicala
Per saperne di più: www.ibc.regione.emilia-romagna.it
