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25 Luglio 2015 | IBC news

Un lungo nastro di sfoglia

Da Rimini a Piacenza seguendo una pasta che cambia forme e sapori

A cura di Valeria Cicala

In occasione di “Valori e idee per nutrire la terra. L’Emilia-Romagna a Expo Milano 2015”, Lungo un nastro di sfoglia, il libro dello storico Angelo Varni, presidente dell’Istituto regionale per i beni culturali, percorre la regione da un capo all’altro, esplorando il mondo della pasta ripiena, ora di carni, ora di formaggi: una pasta dai nomi e dalle fogge diverse, ma ovunque immersa in brodi fumanti, espressione concentrata dei prodotti provenienti dai campi, dalle aie, dagli orti, dai pollai, dalle stalle

Si intitola Lungo un nastro di sfoglia. Personalissimo viaggio nell’Emilia-Romagna della pasta ripiena e dei brodi, è stato recentemente editato da Bononia University Press. Ne è autore il professor Angelo Varni, uno storico che ha sempre considerato l’importanza di una efficace divulgazione e di una scrittura che sia piacevole e capace di coinvolgere il lettore.

Così con la leggerezza della competenza e il piacere di raccontare, questo libro ci conduce attraverso l’Emilia-Romagna in un itinerario scandito dalla capacità di creare con gli alimenti tipici di questi territori, alcune delle ricette e delle proposte gastronomiche più gustose e anche raffinate che rendono fortemente riconoscibile la tradizione culinaria regionale.

La sfoglia, il fil rouge di questo racconto, si distende come un rettilineo di strada, ma prende forme e spessori diversi; diviene scrigno, contenitore di sapori e accostamenti assai diversi. Mutano anche le cotture e l’uso delle spezie e su questi elementi influiscono anche le peculiarità dell’area geografica, come pure le temperature stagionali. 

Terra di frammentazioni storiche e istituzionali, ma anche di cooperazioni e collegamenti tra genti diverse, l’Emilia-Romagna è unita da alcuni tratti comunitari, tra cui spicca, appunto  il gusto per la gastronomia: anch’essa, come il Po e la via Emilia, trascorre lungo tutta la regione, come quel “nastro” disteso da Piacenza a Rimini in tutte le cucine, nato dall’impasto di farina ed uova e spianato fino a farlo divenire una sfoglia più o meno sottile.

Lontano da ogni sistematicità turistica o dalla prescrittività dei ricettari, il racconto del Prof. Varni nasce, di volta in volta, da spezzoni di ricordi, da letture intraprese, da scenari intravvisti, da visite inattese, intrecciando profumi e sapori, assorbiti in cucine animate da sapienti massaie o in trattorie affidate alle esperienze di cuochi provetti.
Il libro è suddiviso in dodici capitoli (Dell’identità e del ripieno; Della vena e delle erbe; Delle pagine e delle sfoglie; Delle fiere e del vino; Del porto e delle vele; Dell’Oriente e dell’anguilla; Dei pellegrini e delle carni; Del brodo e del fiume; Dei cappelli e delle acque; Dell’argine e della zucca; Dell’ombelico e del tortellino; Della vigilia e della guerra) ed è completato da un elenco di siti web appetibili.

Una lettura piacevole e “gustosa” in tutti i sensi.

Per saperne di più: www.ibc.regione.emilia-romagna.it

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