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6 Giugno 2013 | IBC news

Oltre il testo

Studiosi dell’epigrafia classica a confronto

A cura di Valeria Cicala

6 giugno 2013

Moltissimi secoli fa, quando non si poteva minimamente immaginare che per comunicare sarebbe stato sufficiente sfiorare una superficie di minima grandezza e che avremmo potuto portare in tasca, caricati su una memoria, milioni di pagine, l’iscrizione era una delle forme di scrittura e di comunicazione tra le più diffuse nel mondo classico. Forse le piccole tavolette cerate su cui si poteva scrivere più volte, rimuovendo i segni incisi sulla superficie ricoperta di cera, sono quanto di più vicino al formato di un tablet.

Ma gli studiosi continuano ad indagare i materiali inscritti che ci hanno lasciato le civiltà greca e romana.
A questi temi è dedicato il convegno “L’iscrizione e il suo doppio”, nuovo appuntamento dei Colloqui Borghesi, che si svolgerà a Bertinoro, dal 6 all’8 giugno 2013, presso il Centro Residenziale Universitario. Fu il professor Giancarlo Susini, a ideare nel 1981 questa manifestazione con l’intento di mettere a confronto, muovendo anche dalla tradizione dell’Emilia Romagna, gli studiosi dell’epigrafia classica Nel suo lungo e intenso magistero di antichista presso l’Ateneo bolognese, egli fu anche responsabile del progetto dell’IBC per la catalogazione dei materiali inscritti della regione.

L’incontro è curato dalla Rivista internazionale “Epigraphica”, edita a Faenza dai Fratelli Lega, con il patrocinio dell’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna. Studiosi di diversi paesi si incontrano sulle colline di Romagna, quelle stesse tanto amate da Bartolomeo Borghesi, l’insigne studioso dell’Ottocento che per primo percepì la centralità e l’importanza di studiare l’epigrafia come scienza autonoma, capace di fornire svariate chiavi di lettura alle vicende politiche, sociali e culturali del mondo antico, cogliendo la grande efficacia comunicativa dei testi inscritti.

Il tema del doppio, affrontato nel convegno, offre la possibilità di riflettere sull’organizzazione e l’uso di tutti quegli oggetti inscritti di tipo seriale: si pensi ai materiali ceramici, ai bolli laterizi; oppure alla ripetitività delle tipologie dei testi onorari o di quelli di carattere religioso.
Nel corso del Colloquio verrà consegnato il premio, intitolato a Giancarlo Susini, ad un’opera di epigrafia, greca e/o romana, pubblicata negli ultimi tre anni da un giovane studioso.
La Commissione giudicatrice ha assegnato il premio all’opera di Elena Cimarosti sulle iscrizioni delle Alpi Cozie, pubblicata a Barcellona nel 2012.

Per saperne di più:www.ibc.regione.emilia-romagna.it

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