1 marzo 2014
Vi segnaliamo una pubblicazione dell’IBC dedicata ad alcuni importanti oggetti e documenti del Museo del Risorgimento e dell’Età contemporanea di Faenza che sono stati recentemente restaurati.
Il fascicolo realizzato per la presentazione dei lavori effettuati sui materiali, si intitola “Nel segno del tricolore. Restauri al Museo del Risorgimento di Faenza” ed è curato da Lidia Bortolotti che per conto dell’IBC ha seguito i lavori di restauro nelle diverse fasi.
Le pagine della bella pubblicazione raccontano, anche attraverso le immagini, il lavoro svolto all’insegna della salvaguardia della memoria, del gusto di valorizzare e far conoscere la storia attraverso gli oggetti. In questo caso siamo totalmente immersi nel clima risorgimentale.
I restauri sono stati realizzati con finanziamenti regionali sui piani museali del triennio 2008-2010.
Siamo di fronte a materiali eterogenei: opere pittoriche e relative cornici; ritratti e scene storiche, documenti cartacei d’età napoleonica e risorgimentale. Non mancano i tessuti: quattro particolari giubbe militari e una importante poltrona destinata al primo sindaco faentino d’età post unitaria.
Il fascicolo con la presentazione di Laura Carlini Fanfogna, responsabile del Servizio Musei e Beni culturali dell’IBC propone un’introduzione storica al Museo di Giorgio Cicognani del museo faentino. Troviamo documentazione di tutti i restauri realizzati.
Lidia Bortolotti, in stretta collaborazione con i restauratori di riferimento, ha elaborato i testi relativi ai diversi materiali muovendo dalla situazione conservativa di partenza per giungere alle fasi di recupero che risultano ben documentate, grazie anche al supporto di numerose immagini fotografiche. Ogni oggetto è inoltre arricchito da annotazioni che ne esplicitano le diverse valenze storiche.
La realizzazione della pubblicazione è stata inoltre l’occasione per raccontare il restauro e la singolare vicenda della Marsina del Regno Italico, una importante e rarissima uniforme militare, anch’essa recuperata con finanziamenti regionali, il cui restauro precede di alcuni anni gli interventi successivamente realizzati.
Al di là del centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, che abbiamo festeggiato nel 2011, è proprio l’attenzione continua e capillare sul territorio per il patrimonio storico a rinnovare l’importanza e ad educare alla consapevolezza di ciò che ha significato l’età risorgimentale.
Per saperne di più: www.ibc.regione.emilia-romagna.it
