Salta al contenuto principale
29 Marzo 2017 | Archivio / Scelto per voi

Pin Cushion Queen

Ultimo capitolo della trilogia “Settings”

A cura di Cinzia Leoni

Gentili ascoltatori ben ritrovati da Cinzia Leoni. Cambiamo veramente genere oggi e ci perdiamo nelle atmosfere dark del gruppo bolognese Pin Cushion Queen. Il brano che state ascoltando in sottofondo dal titolo Background fa parte di “Settings”, progetto composto da una trilogia di ep, che vi presentiamo oggi.

Il progetto Pin Cushion Queen nasce a Bologna nel 2007 dalla collaborazione tra Igor Micciola (chitarra e voce) e Maurizio Minetti (batteria). Con il tempo il progetto si trasforma, cambia componenti e prende direzioni diverse ma non cambia il nome, Pin Cushion Queen, che deriva da una filastrocca scritta da Tim Burton, e riprende il gioco tra il gotico onirico e la presa in giro del quotidiano paradossale, per calarlo in un ambito rock. Attualmente il trio è composto da Igor Micciola, Marco Calandrino (basso e voce) e Nicola Zanardi (alle percussioni).

Fin dall’inizio il gruppo si è mosso dallo stoner all’indietronica, dai riferimenti più colti al punk. Primo lavoro è  “Characters” (2011), cinque brani,  con riferimenti, tra loro lontanissimi: Mr. Bungle, Sonic Youth, Motorpsycho e un tocco di musica popolare come quella garganica. Nel 2016 esce un nuovo lavoro dal nome “Settings” (cioè “ambientazioni”), secondo capitolo di una sorta di trilogia della narrazione, in cui l’ultimo sarà “Stories”. In “Settings”, gli strumenti si moltiplicano rispetto al disco precedente, con synth, pianoforti, glokenspiel, percussioni e chitarre acustiche. Insieme alla ricchezza timbrica cambiano le influenze: le più dirette si ritrovano in Liars, Battles e gli ultimi Radiohead.

Le registrazioni sono iniziate a febbraio 2015 con Roberto Rettura presso Lo Studio Spaziale (Bologna), in cui sono state fatte le riprese di sette dei nove pezzi. Da settembre a febbraio la produzione e il mix sono passati nelle mani di Bruno Germano (Vacuum Studio, Bologna) con cui sono state fatte anche le riprese degli ultimi due brani. I master sono di Carl Saff (Saff Studio, Chicago – US). Per la composizione dei brani, da ricordare i due batteristi precedenti all’arrivo di Zanardi, Maurizio Minetti e Diego Tininini, con cui sono nati i brani meno recenti.

La dilatazione dello spazio, la ripetizione del tema, l’eclettismo dei brani, le atmosfere cupe, sono le caratteristiche comuni ai 9 brani di Settings,  sottolineate dall’uso di più voci in effetti corali, e dalle percussioni che emergono in primo piano, rompendo la monotonia. Mentre ciò che li distingue possiamo dire che sono le varie forme delle singole ambientazioni. Una trilogia quindi formata da nove sfondi diversi tra loro.

Ma immergiamoci nella musica dei Pin Cushion Queen ascoltando il brano Craco forse uno dei brani più ritmati con sonorità dilatate, più chiare e distese, soprattutto verso la fine.

Intervista a Igor Micciola

Brani
Tunnel
Merry Go Round

Continuate a seguirci su Scelto per voi. Un saluto da Cinzia Leoni.

Brano corrente

Brano corrente

Playlist

Programmi