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11 Febbraio 2010 | Archivio / Scelto per voi

Sulle note della tradizione: i Quinzan

A cura di Cinzia Leoni e Angela Benassi

11 febbraio 2010

Pietro Bandini detto Quinzân, assieme al gruppo musicale che porta lo stesso nome, è il protagonista  del nostro Scelto per voi. Lo abbiamo incontrato al Meeting delle etichette indipendenti nel novembre scorso dove, tra un bicchiere di vino rigorosamente prodotto nella sua azienda agricola e un panino al prosciutto, promuoveva la sua musica e il prossimo festival internazionale di musica folk Musica nelle Aie di cui è direttore artistico.

Quinzân è il nome con cui la famiglia di Pietro Bandini viene chiamata da più di duecento anni, per aver lavorato la terra, da mezzadri, in un podere con questo nome. La musica del gruppo formato appunto da Pietro Bandini, Andrea Sarneri e Mirko Monduzzi, parla in dialetto romagnolo. Dalla terra e dal lavoro contadino nasce l’ispirazione per musica e parole, la terra è punto di partenza e di arrivo di ogni cosa. Il dialetto, appare ai Quinâ n l’unica lingua capace di esprimere questo mondo, legando assieme i suoni e i vari periodi storici precedenti o successivi alla nascita del liscio. Quinzân ha rivisitato infatti anche canzoni della tradizione come le famose Cante Romagnole e le Stornelle.  

Ne ascoltiamo una….

Il gruppo Quinzân nasce nel ’96 ma è nel 1998 che esce il loro primo cd U ‘n Piôv (non piove); la musica è un folk-rock suonato con fisarmonica, chitarra, violino, basso e percussioni. Tra le canzoni c’è una versione de La mia gente, vecchio brano di Secondo Casadei che viene inserito nella compilation Transromagna e che permette a Quinzân di partecipare con Raoul Casadei a concerti e riprese televisive. Negli anni successivi il cd viene presentato in piazze, folk festival, teatri, sagre, radio e tv (rete 4). Nel 2001 canzoni tratte da U ‘n Piôv vengono trasmesse a più riprese a “Fuori giri” su Rai Radio 2.

Nel 2003 esce Lòm a mêrz che, fin dal titolo, si rifà alla millenaria tradizione romagnola di accendere fuochi nei campi all’imbrunire negli ultimi giorni di febbraio per salutare la fine dell’inverno e l’arrivo della primavera. Il cd viene passato su Rai Radio 2 a “Caterpillar” e ottiene recensioni positive. A novembre Quinzân riceve il “premio MEI 2003” per Lòm a mêrz come miglior disco dell’anno della regione Emilia-Romagna e partecipa a una puntata di “Follia Rotolante Tour”, una trasmissione dedicata al nuovo folk italiano su Rai 2. All’inizio del 2004  Quinzan partecipa ad uno spettacolo teatrale sui poeti romagnoli con l’attore Ivano Marescotti. Nel 2005 ottiene diversi passaggi a Rai Radio 1 nella trasmissione “Demo”.

Sentiamo ora Pietro Bandini, intervistato durante il Meeting delle etichette indipendenti a Faenza, che ci parla del gruppo.

Intervista a Quinzan

Bene allora ascoltiamo Zavail

 

Brano corrente

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