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2 Novembre 2013 | IBC news

Note e ricette

Un libro su musica e cibo in Emilia-Romagna

A cura di Valeria Cicala

2 novembre 2013

Questa settimana, cari ascoltatori, vi segnaliamo un libro, appena edito e che verrà presentato martedì 5 novembre alle ore 17.30 nella sala del Consiglio della Provincia di Bologna.

Il volume Cucina all’Opera. Musica e cibo in Emilia-Romagna, autore Giancarlo Fre, che possiamo definire appassionato gastronomo e blogger, ma che è soprattutto persona di profonda e raffinata cultura, è un approccio, assai sfaccettato e ricco di suggestioni, ai temi musicali. Questi vengono coniugati con altri segni eloquenti della cultura emiliana: il cibo, la ricchezza della terra. Del resto il Maestro di Roncole aveva un profondo e competente rapporto con la realtà agricola della regione.

Dunque, nell’anno del bicentenario verdiano, l’Assessorato all’Agricoltura e l’Istituto per i beni culturali della Regione Emilia-Romagna propongono, grazie al talento e agli interessi di Giancarlo Fre, un libro che non parla solo di Verdi, ma offre un viaggio nel quale si intrecciano le vicende biografiche e professionali di musicisti, compositori, grandi interpreti, le loro ricette preferite o altre preparazioni significative. E nume tutelate dell’intero percorso si manifesta Pellegrino Artusi con il suo libro rappresenta il tentativo più fortunato di costruire anche in cucina l’unità degli italiani.

L’itinerario si snoda in quattro quadri: il primo è dedicato al secolo d’oro del melodramma, l’Ottocento, e vede come protagonisti ovviamente Giuseppe Verdi e le sue ricette predilette, dal risotto alla “spalletta” di San Secondo, e con lui Gioachino Rossini (pesarese, ma di casa a Lugo e a Bologna), Pietro Mascagni (livornese di nascita, ma legato alla Romagna da forti motivi sentimentali) e Arturo Toscanini.

Il secondo quadro propone un’incursione su musica e cucina tra Seicento e Settecento attraverso le figure del ferrarese Girolamo Frescobaldi e del fusignanese Arcangelo Corelli; il terzo ripercorre le passioni o idiosincrasie alimentari di alcuni “grandi” della musica di passaggio in Emilia-Romagna come Mozart, Wagner, Bellini e Puccini, mentre l’ultimo è dedicato a due interpreti di fama internazionale – Luciano Pavarotti e Maria Callas – entrambi amanti della buona tavola.

Non ci soffermeremo sulle 62 ricette, che spaziano dai classici primi piatti della cucina regionale (tortelli alle erbette, passatelli, anolini, pisarei e fasò) a preparazioni più “esotiche” e multiculturali come lo stufato di coniglio alla greca o la torta Guglielmo Tell, in onore dell’omonima opera di Rossini.

Ma ciò che particolarmente colpisce del libro, che restituisce il filigrana la personalità dell’autore, è come si amalgamano le diverse componenti della sua cultura e della sua sensibilità. Il timbro delle note si compenetra con il piacere dello sguardo che scopre luoghi, musei, biblioteche, teatri, architetture secolari. Ma al contempo tutto ciò assorbe il sapore e il gusto degli ingredienti, restituisce la fatica e i doni della terra. Il profumo di uno spartito, di pagine antiche assapora l’aroma di un condimento, coglie la gradazione di un buon vino. E noi brindiamo al libro e al suo autore.

Per saperne di più: www.ibc.regione.emilia-romagna.it

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