Salta al contenuto principale
14 Febbraio 2012 | Archivio / Lo sguardo altrove, storie di emigrazione

Addio alla custode degli Orsanti

E’ scomparsa Maria Teresa Alpi, fondatrice del Museo degli Orsanti e organizzatrice del Festival dei Girovaghi di Compiano (Parma)

A cura di Claudio Bacilieri. Lettura di Fulvio Redeghieri

14 febbraio 2012

E’ scomparsa in questi giorni di neve, dopo una breve malattia che non le ha lasciato scampo, Maria Teresa Alpi, artista e figura di spicco del mondo culturale parmense, fondatrice del Museo degli Orsanti, organizzatrice del Festival dei Girovaghi e della manifestazione Antiche Botteghe, che si svolgono ogni anno nei mesi di luglio e agosto nel piccolo borgo di Compiano.

Personalità schietta e determinata, Maria Teresa dal 1991, con la Fondazione Barbara Alpi da lei fondata per ricordare la sorella morta prematuramente, si era posta l’obiettivo di rivitalizzare il borgo di Compiano che, come altri luoghi dell’Appennino parmense, soffriva di abbandono e spopolamento, dopo essere stato l’epicentro di una curiosa forma di emigrazione: quella degli Orsanti, commedianti girovaghi che dai paesi della Valle del Ceno e della Valle del Taro (tra cui Compiano, appunto) emigravano in luoghi lontani esibendosi nelle strade e nelle fiere, suonando e facendo ballare scimmie, orsi e cammelli più o meno addestrati.

E’ nato così, in una piccola chiesa sconsacrata di Compiano, e unico nel suo genere, il Museo degli Orsanti. In esso, Maria Teresa Alpi ha raccolto, anzi accatastato in una confusione onirica felliniana, materiali e documenti straordinari, fotografie, stampe d’epoca, costumi di scena, strani strumenti musicali, usati da questi girovaghi che, forse già nel Settecento, tentavano la fortuna in terra straniera, un po’ accattoni, un po’ commercianti ambulanti e un po’ artisti di strada. Maria Teresa aveva anche trovato documenti su un suo antenato, Antonio Alpi, che girava l’Europa nella seconda metà dell’Ottocento: locandine e permessi di spettacolo scritti in danese e in francese, in cui si legge che in Francia Antonio portava tre renne, mentre in Danimarca l’orsante di Compiano si esibiva con leoni, zebre, pantere, cervi e mandrilli, come un vero domatore di circo.
La magia del circo e dei girovaghi era la luce che illuminava la vita di Maria Teresa Alpi.

Nel 2003 inventa il Festival dei Girovaghi e ne realizza la prima edizione, con il sostegno della Provincia di Parma, della Comunità montana della Val di Taro e della Regione Emilia-Romagna. Nella sua mente, il Festival dei Girovaghi avrebbe dovuto fare di Compiano il centro europeo del nomadismo: nel piccolo borgo sull’Appennino si sarebbero radunati, nei giorni della manifestazione, i giramondo, i chierici vaganti del XXI secolo, gli artisti di strada desiderosi di esibire le proprie capacità creative, in omaggio ai girovaghi emigranti del passato. Per i cultori della vita errabonda, è perfetto il motto scelto da Maria Teresa come slogan della manifestazione: We are moving, Siamo in movimento. Purtroppo le difficoltà finanziare hanno poi ridimensionato il grande progetto creativo; tuttavia, il Festival negli anni è divenuto un punto fisso degli eventi estivi in provincia di Parma, portando a casa risultati importanti. La capacità comunicativa della Alpi era contagiosa: un giornalista come Gian Antonio Stella del Corriere della Sera, ad esempio, è da tempo un “fan” del Museo degli Orsanti, cui anche il Venerdì di Repubblica dedicò una copertina. Stella fu a Compiano l’ultima volta nel 2010, per partecipare al convegno di studi L’orso in festa.

Con la manifestazione Antiche Botteghe, Maria Teresa Alpi, che da giovane aveva creato una griffe di borse note con il nome di Donna Esa, vendute persino da Bloomingdale’s a New York, intendeva ritornare alla sua antica vocazione, quella dell’artigianato e delle arti applicate. Voleva consentire a giovani artigiani e artisti di esporre le proprie produzioni nelle antiche botteghe di Compiano, riaperte per l’occasione nei fine settimana estivi. Nell’agosto scorso le creazioni di Donna Esa sono state rivisitate e trasformate in vere e proprie sculture da Carmen Coruzzi, artista della ceramica Raku, in una bella mostra al Castello di Compiano.

Molte sono state negli anni le collaborazioni di Maria Teresa Alpi con la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo: ultima in ordine di tempo, la partecipazione di Silvia Bartolini, presidente della Consulta, al convegno E … migrazioni, il valore dei popoli, organizzato da Romeo Broglia all’interno del IX Festival dei Girovaghi, nel luglio scorso, con la premiazione delle tre opere vincitrici del concorso video E … migrazioni.

La notizia della morte di Maria Teresa Alpi ha profondamente colpito Silvia Bartolini: “Non posso immaginare di non incontrare più Maria Teresa a darmi il benvenuto al suo museo degli Orsanti, come faceva con tutti, con i bambini delle scuole e con chi arrivava a Compiano attratto da questo strano luogo dove ad accogliere il visitatore c’è un enorme orso di cartapesta. Il suo posto sarà sempre lì, dietro il bancone d’ingresso del suo museo; e noi faremo il possibile affinché non vada dispersa la sua eredità, frutto della passione di una vita”.

Brano corrente

Brano corrente

Playlist

Programmi