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22 Marzo 2010 | Archivio / Università

Airobots: una mano volante per lavorare in sicurezza in luoghi a rischio

A cura di Federico Lacche

22 marzo 2010

Benvenuti a Campus. In questa puntata ci occupiamo di Airobots, progetto internazionale per lo sviluppo di una nuova generazione di aerei robot. Ne abbiamo parlato con Lorenzo Marconi, dell’Università di Bologna. Nella seconda parte del magazine le news dal mondo della ricerca e delle università.

Occhi che dall’alto sorvegliano la città o che compiono rilevamenti ambientali. Sono solo alcune delle applicazioni più diffuse degli UAV, Unmanned Aerial Vehicle, piccoli aerei senza pilota, macchine intelligenti per le quali si apre ora un significativo campo di applicazione, quello della sicurezza sul lavoro. E’ l’obiettivo del progetto Airobots, finanziato dall’Unione europea e guidato dall’Università di Bologna, che intende sviluppare una nuova generazione di aerei robot capaci di assistere gli esseri umani nelle attività che richiedono la capacità di interagire in sicurezza in ambienti difficilmente raggiungibili. Ascoltiamo la scheda.

Scheda
L’idea di questo progetto, che vede Bologna come capofila di altre università italiane e non solo coinvolte, è di sviluppare un velivolo ad ala rotante, dalle dimensioni molto contenute e privo di pilota a bordo. Potrà essere
utilizzato per svolgere manutenzione e fare ispezioni di grandi impianti industriali, come alte ciminiere o l’interno di caldaie o serbatoi. L’aereo di Airobots eviterà agli addetti le operazioni più critiche e consentirà di acquisire anche dati legati all’ispezione visiva.

Lorenzo Marconi, docente del Dipartimento di elettronica, informatica e sistemistica dell’Alma Mater, è il coordinatore del progetto Airobots.

E ora le news dal mondo della ricerca e delle università
Lo scorso 20 marzo, l’Università di Modena e Reggio Emilia e la Confraternita dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia hanno proposto un convegno dedicato alle produzioni e alla qualità dell’aceto balsamico tradizionale, autentico oro nero delle tavole reggiane e modenesi. Presenti a questo appuntamento per “palati fini”, tutti gli esponenti del mondo della produzione e del consumo di questa specialità regionale d’eccellenza.

C’è anche l’Università di Bologna nella classifica, pubblicata da Forbes, dei migliori atenei del pianeta per l’architettura e il paesaggio che li circonda. Il valore dell’Alma Mater, per Forbes, sta nella sua antica e inestricabile unione con la città. E proprio questo riconoscimento sarà il tema della prossima puntata di Campus.

Per questa puntata è tutto, Campus vi dà appuntamento alla prossima settimana

Abbiamo trasmesso Campus, reti e connessioni di formazione ricerca e impresa in ER


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