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10 Settembre 2016 | IBC news

Due artisti per due sale

Al Palazzo comunale di Fusignano nuovi spazi al contemporaneo

A cura di Valeria Cicala

La Raccolta d’Arte Contemporanea di Fusignano è rappresentativa dell’odierna realtà artistica in ambito ravennate e romagnolo. Essa propone opere di pittori e scultori che nel corso degli ultimi decenni sono entrati in contatto con la comunità mediante mostre ed altre iniziative realizzate nelle strutture pubbliche municipali.

Avevamo già segnalato di questo fertile contesto  alcuni artisti Annibale Luigi Bergamini, Raoul Vistoli e Francesco Verlicchi.Di particolare interesse sono i nuclei di opere che a loro si riferiscono. Per valorizzarli l’Assessorato alla Cultura ha realizzato un programma articolato in diversi momenti operativi, che trova il suo esordio nell’apertura al pubblico delle due Sale, all’interno del Palazzo comunale dedicate ai pittori Annibale Luigi Bergamini e Francesco Verlicchi.

Nella “Sala Francesco Verlicchi” figura esposta la splendida serie degli acquerelli con le vedute del centro storico di Fusignano bombardato durante la seconda guerra mondiale. Si prevede la collocazione nella sala di altre opere del Maestro fusignanese comprese nella Raccolta Comunale d’Arte, fra le quali lo splendido “Autoritratto su fondo azzurro” del 1953 e il grande disegno a carbone con il “Ritratto della madre”, del ’56.
Motivo di particolare interesse è dato dalla presenza nella “mostra permanente” delle Caricature verlicchiane, oggi custodite presso la Biblioteca Comunale, con i “ritratti” di personaggi noti e figure caratteristiche dell’ambiente locale. Si tratta di opere rivelatrici delle eccellenti qualità tecniche del Maestro come disegnatore, unite ad una naturale vocazione per l’umorismo e l’ironia. L’allestimento si completa con diversi dipinti di “Nature morte”, uno dei soggetti più amati dal maestro.

Nella “Sala Luigi Bergamini sono riuniti dipinti dell’artista, alcuni dei quali di grande formato, eseguiti durante il periodo trascorso presso la comunità aperta “La Celletta” di Maiano Monti.
Essi delineano un “ritratto” particolarmente incisivo del loro autore, come artista e come uomo. Rimandano, cioè, al “teatro della follia” nel quale Bergamini ha esercitato la propria pittura e al misterioso intreccio di arte e sofferenza che è all’origine della sua arte.
Riaffiorano in queste opere gli “inizi” del suo percorso, le sue passioni giovanili per i capolavori della tradizione pittorica italiana e per le figure sfavillanti dei mosaici ravennati, ma esse risultano specialmente rappresentative dell’universo figurativo scaturito dalla feconda immaginazione e dal tumulto visionario dell’autore.

Le sale sono visitabili tutti i giorni durante gli orari di apertura del Palazzo Comunale. Per visite guidate e scolaresche: info URP 0545/955653

Segnaliamo il volume Antonio Savioli, Francesco Verlicchi, Raoul Vistoli nell’arte e nell’amicizia, a cura di Orlando Piraccini e Paolo Trioschi, Imola, Editrice la Mandragora, 2016.

Per saperne di più: www.ibc.regione.emilia-romagna.it

Un saluto da Valeria Cicala.

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