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18 Marzo 2016 | Eventi

Fai di Primavera

Il 19 e 20 marzo 52 beni visitabili in Emilia-Romagna

A cura di Valeria Cicala

Anticipando di poco l’inizio ufficiale della primavera, le giornate del FAI fanno fiorire eventi su tutto il territorio regionale: il 19 e il 20 marzo la ventiquattresima edizione delle Giornate Fai di Primavera propongono un calendario di eventi, ben 52 in 22 località; l’intento è valorizzare luoghi e realtà spesso poco conosciuti, ma, soprattutto realtà che per una serie di motivazioni non sono aperti al pubblico e non è possibile visitare.

E, nell’ideare questi momenti di valorizzazione, che si innestano nel più ampio progetto che è alla base della filosofia del FAI, si realizza il coinvolgimento di molti volontari e di tanti giovani: saranno più di 2000 studenti dei licei che faranno da guida. Grazie al progetto “apprendisti Ciceroni” sviluppato con la collaborazione delle scuole, si alimenta un incontro e uno scambio tra i ragazzi e i visitatori che guideranno.

Ma, altrettanto significativo, chiaro messaggio di un processo di accoglienza nei confronti di chi viene a vivere nel nostro paese, è il progetto “Arte, un Ponte tra Culture” fortemente voluto dalla presidenza FAI regionale del Emilia Romagna. Infatti, nel corso di questa due giorni, dedicati ad architetture e paesaggi, saranno proposte visite speciali in francese, spagnolo, albanese, filippino, russo, arabo, bulgaro, rumeno, macedone, urdu per coloro che non conoscono la lingua italiana e a tenerle saranno i loro connazionali che hanno seguito a Bologna, già dallo scorso anno, a Ravenna da quest’anno, un corso in otto lezioni dedicato alla storia dell’arte delle due città e che hanno visitato i luoghi più significativi in una sequenza anche temporale. E’ un modo efficace di raccontare anche la realtà storico artistica del paese in cui queste persone vivono; offrire una conoscenza culturale è servizio certamente basilare per uno scambio e una comprensione reciproca.

Dunque in tutta Italia tra il 19 e il 20 marzo palazzi, musei, residenze, parchi e siti usualmente chiusi saranno meta di sorprendenti e emozionanti visite.

Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna, sottolineiamo anche l’attenzione portata in relazione al terremoto del 2012, ad alcuni restauri eseguiti nel modenese, come pure rientrano nel percorso, nelle stesse zone, alcuni esempi di architetture private che ancora non è stato possibile recuperare.

Nel ricco calendario di itinerari che attraversano la regione si segnalano: a Parma i luoghi connessi all’età di Maria Luigia, oppure il percorso malatestiano a Cesena. Ma le opportunità sono tante www.giornatefai.it

Vi consigliamo di consultare per tempo il programma, tenendo conto che per alcune visite avranno la prelazione gli inscritti al FAI. Ma cari ascoltatori, oltre a sollecitare la vostra curiosità rispetto ad un programma così allettante, abbiamo chiesto alla dottoressa Caccialupi di raccontarci più dettagliatamente il progetto “Arte, un Ponte tra Culture” .

Un saluto da Valeria Cicala.

Brano corrente

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