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14 Settembre 2016 | Eventi

Filosofi in gara

È l’agonismo il tema del FestivalFilosofia

A cura di Valeria Cicala

Care ascoltatrici e cari ascoltatori, si apre venerdì 16 settembre il FestivalFilosofia e il tema prescelto per questa edizione è l’agonismo. Sempre d’attualità, ma forse con alcune sfumature in più calzante nell’anno delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi; in ogni caso, siamo consapevoli che nel linguaggio e nelle immagini che usiamo per rappresentare situazioni, anche assai diverse, attingiamo quotidianamente all’ambito sportivo.

Da venerdì 16 a domenica 18 settembre, dunque, a Modena, Carpi e Sassuolo, in 40 luoghi diversi delle tre città, la sedicesima edizione del Festival con quasi 200 appuntamenti gratuiti – fra lezioni magistrali, mostre, concerti, spettacoli e cene filosofiche – impregnerà di parole, di suoni, ma anche di sapori e profumi le strade e le architetture della provincia modenese. E il brusio di tantissime presenze si alternerà al silenzio curioso dell’ascolto, della riflessione.

Agonismo, dunque, competizione, argomenti che riguardano la collettività come pure i singoli, che stimolano le forze migliori, ma scatenano anche istinti negativi, bisogno spasmodico di apparire, di vincere, non sempre in modo lineare. Dalle Olimpiadi di Atene ad oggi lo sport, la sana competizione non hanno attraversato indenni i secoli, ma soprattutto i concetti e i valori sottesi al tema della gara investono la vita. Tra i protagonisti Bodei, Bauman, Bianchi, Cacciari, Galimberti, Recalcati, Rodotà, Augé, Nancy, Sloterdijk

Non poteva mancare, visto il tema, “la lezione dei classici”: esperti eminenti commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema dell’agonismo: dall’anima in conflitto del Fedro di Platone alla concordia civica nella Politica di Aristotele fino al conflitto nelle volontà nelle Confessioni di Agostino. Per l’età moderna si discuteranno l’elogio dei tumulti di Machiavelli e la neutralizzazione del conflitto sostenuta da Hobbes. Una lezione ricostruirà la lotta di classe teorizzata da Marx, mentre si discuterà anche il testo di Nietzsche Così parlò Zarathustra. L’idea che la politica sia rapporto tra amico e nemico verrà rintracciata nella teoria di Schmitt, mentre Se questo è un uomo di Primo Levi fornirà indicazioni sulla natura della violenza.

Le lezioni magistrali, dicevamo, ma anche narrazioni e performance, musica e spettacoli dal vivo, di cui saranno protagonisti alcuni beniamini del pubblico. E poi potrete sfogliare tanti libri, andando per mercati; ritrovare volumi e copertine che raccontano, già dalla veste editoriale, altri anni della nostra storia culturale. Molta l’attenzione ad iniziative per bambini e ragazzi. E un numero di esposizioni davvero ragguardevoli: quasi trenta. Tra cui una sulla passione per gli album di figurine Panini, una collettiva di fotografia sui migranti nelle isole greche, una sulla sfida dell’artista ai suoi modelli, una sui ritratti dei protagonisti della contestazione giovanile. Un ampio progetto dal titolo “Modena futurista”.

Un programma denso che obbliga ad una attenta lettura e a una non facile scelta. Vediamo chi riesce a seguire più eventi? Potrebbe essere questa una gara per chi seguirà il festival!

Un saluto da Valeria Cicala.

Brano corrente

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