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10 Ottobre 2009 | IBC news

Giuseppe Rambelli. Un pittore ritrovato tra Romagna e Toscana

A cura di Valeria Cicala

10 ottobre 2009

Autunno stagione di mostre, spesso di grandi mostre in Emilia-Romagna.
Ma a queste si accostano tante iniziative tese a valorizzare autori significativi trascurati ma che hanno lasciato un’impronta ed una testimonianza forte della ricchezza creativa di questa regione.
E’ il caso del pittore Giuseppe Rambelli (Bagnacavallo 1868-1954), al quale a distanza di più di 50 anni dalla morte, la sua città di origine dedica una mostra che rimarrà aperta presso il Museo Civico delle Cappuccine fino al 29 novembre, dal titolo “Giuseppe Rambelli. Un pittore ritrovato tra Romagna e Toscana”. L’iniziativa, promossa dal Comune di Bagnacavallo con la diretta partecipazione dell’IBC, percorre la sua lunga carriera artistica attraverso una vasta selezione di suoi dipinti, disegni e pastelli.
Rambelli rappresenta una personalità artistica di grande interesse, la cui vicenda tuttavia è rimasta fin’ora pressoché sconosciuta alla critica e al grande pubblico.  Per questo, l’esposizione odierna – che conclude una prima impegnativa fase di ricerche e di indagini – vuol essere soprattutto un atto di riparazione doverosamente reso all’artista bagnacavallese per la dimenticanza e l’oblio che è seguita alla sua scomparsa.
Rambelli svolse a Firenze i suoi studi. Diplomatosi all’Accademia di Belle Arti, frequentò, la Scuola del Nudo di Giovanni Fattori.
E’ proprio il legame con la grande tradizione della pittura toscana dell’Ottocento che caratterizza profondamente la sua arte che  è sempre rimasta, anche negli anni maturi, nell’alveo di una pittura tradizionalista, esente da contaminazioni significative con i nuovi linguaggi artistici del primo scorcio del Novecento.
Distintosi per le sue innate capacità di disegnatore ed illustratore, a Firenze Rambelli ha goduto di notevole fama e considerazione specialmente come ritrattista. Rientrato in Romagna nel 1928, l’artista ha trascorso l’ultima parte della sua vita appartato e solitario a Traversara nei pressi di Bagnacavallo, continuando comunque a dipingere e a disegnare ispirandosi al proprio mondo quotidiano e ai personaggi della realtà rurale.
La mostra  e  il catalogo – che comprende tra l’altro un primo consistente regesto di opere pittoriche e grafiche dell’artista – sono a cura di Diego Galizzi e Orlando Piraccini.

Per saperne di più: www.ibc.regione.emilia-romagna.it

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