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7 Novembre 2009 | IBC news

I predatori dell’arte perduta

Il saccheggio dell’archeologia in Italia

A cura di Valeria Cicala (IBC)

7 ottobre 2009

Se amate il giornalismo d’inchiesta, se siete appassionati d’arte, se vi piace una scrittura serrata che raccontando vicende giudiziarie prende i toni di un giallo e scopre intrighi e misfatti consumati a danno del nostro patrimonio “I Predatori dell’arte perduta. Il saccheggio dell’archeologia in Italia” di Fabio Isman (Skira Editore), è un libro da leggere e da consultare, anche come documentazione, se si lavora non solo nell’ambito dei beni culturali. E’ prezioso anche per chi si occupa di criminalità organizzata, di traffici internazionali ben congegnati.
Di questo libro parleranno, insieme al suo autore, presso il Museo Civico Archeologico di Bologna, giovedì 12 novembre 2009, alle 17.15, Stefano De Caro, Direttore Generale per le antichità del Ministero per i beni e le attività culturali; Paolo Giorgio Ferri, Sostituto procuratore della Repubblica, il generale Giovanni Nistri, Comandante Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale. Da sempre siamo stati e continuiamo ad essere depredati del nostro patrimonio, è un problema che ha radici lontane, una citazione per tutte: le spoliazioni di età napoleonica. Ma ciò che si compone nelle pagine di questo libro sono i furti su commissione, l’illecito che in nome di guadagni e di una distorta passione collezionistica strappa gli oggetti al proprio contesto e in qualche modo ne riduce il valore.
Isman racconta, dopo aver visionato gli atti dei processi, intervistato persone, seguito l’attività di giudici, carabienieri e archeologi, le vicende di milioni di reperti, spesso autentici tesori unici al mondo, scavati clandestinamente; centinaia di migliaia di siti archeologici della Penisola che divengono illegibili che perdono il loro valore documentario. L’autore traccia i profili di decine di migliaia di “tombaroli”, intermediari e grandi mercanti indagati e sotto processo: la Grande Razzia si è consumata in Italia dal 1970 al 2004. A suon di milioni di dollari, oggetti importantissimi sono stati acquistati da dozzine di grandi musei internazionali, americani ed europei, e dalle massime collezioni private del mondo. Solo una piccola parte è stata finora restituita, ed esposta in una mostra appositamente allestita al Quirinale nel dicembre 2007.
Continuano le indagini, ci saranno altri processi e ancora Isman, unico giornalista nel nostro paese, le racconterà e cercherà di risvegliare una più diffusa considerazione per il nostro patrimonio.

Per saperne di più: www.ibc.regione.emilia-romagna.it

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