26 aprile 2012
La straordinaria vivacità del settore delle WebTv ha trovato conferma e nuove energie al meeting nazionale che si è tenuto in aprile a Bologna, la città dove alcuni anni fa è nata TeleTorre19 considerata la prima WebTV italiana.
Organizzato dall’osservatorio Altratv.tv il meeting di aprile ha messo in evidenza alcune specificità di un mezzo che, complice una tecnologia accessibile e il proliferare dei social network, sta raccogliendo consensi in grande velocità, dimostrando che con le dovute cautele la Web Tv può proporsi anche come alternativa ai media tradizionali in molte occasioni.
Sono oltre 600 le “emittenti” mappate da Altratv.tv con un giro d’affari stimato intorno ai 10 milioni di Euro (con 10mila addetti tra operatori e indotto). Molte di queste possono contare su professionalità affermate (in fuga dalle Tv locali penalizzate dal digitale terrestre) altre invece si sono dimostrate efficaci nell’offrire informazioni accurate e puntuali “dal basso” ovvero gruppi di interesse, comitati di cittadini, giornalisti consorziati ecc.
Possiamo dunque cominciare a pensare alle WebTv come motore di “business” e come una realtà integrata nel panorama mediatico a cui sempre più spesso dovremo fare riferimento. La Pubblica Amministrazione, che spesso svolge ruolo di pioniere per favorire lo start-up di nuove realtà, ha già avviato diverse sperimentazioni e anche i privati non stanno a guardare.
Delle WebTv, della loro specificità, del loro rapporto con i media tradizionali e delle tecnologie necessarie per metterne in piedi una e per farla funzionare, abbiamo parlato con una serie di ospiti incontrati al meeting: Gianpaolo Colletti (AltraTv e organizzatore dell’appuntamento nazionale), Andrea Materia (Rai Next-Tv.it), Andrea Rivetta (Broadcast&Production) e Marco Rigoni (Tiscali).
Sul sito web www.meetingpuntoit.it sono disponibili ulteriori contenuti e molte video-interviste ai protagonisti.
