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26 Gennaio 2015 | Eventi

La “sapienza della mano”

Tullio Pericoli presenta a Bologna il suo libro

A cura di Valeria Cicala

Cari ascoltatori, questa settimana vi proponiamo un evento che davvero è tale.
Vi invitiamo ad un incontro con una grande personalità del mondo della cultura di cui siamo solitamente abituati ad apprezzare l’universo dei suoi disegni. Si tratta di Tullio Pericoli. Uno straordinario pittore e disegnatore, nome di fama internazionale, spesso coinvolto nell’allestimento di opere liriche in grandi teatri italiani e europei, autore di libri, che sarà a Bologna, venerdì 30 gennaio, alle ore 18, 00 per presentare quello edito ora da Adelphi, Pensieri della mano. Con l’autore ne parlano Angelo Varni, presidente dell’Istituto per i beni culturali, Domenico Rosa, illustratore e Giuseppe Palumbo, autore di fumetti.

L’incontro si svolge presso la Biblioteca “G. Guglielmi” dell’Istituto per i beni culturali, in Via Marsala 31, in una cornice particolarmente suggestiva e consone all’incontro, dal momento che la biblioteca ospita la mostra Disegnatori in cammino, che rimarrà aperta al pubblico fino al 22 marzo 2015. L’esposizione propone i carnet di dodici eccellenti “matite”, coordinate da Giuseppe Palumbo, che hanno compiuto un viaggio tra i castelli di Parma e Piacenza.

Il libro di Pericoli, che accoglie anche diversi disegni del maestro, nasce da una appassionata e intensa conversazione con Domenico Rosa che sa sollecitare con sensibilità e per la sua stessa formazione Pericoli a riflettere e raccontare il suo rapporto con matite e pennelli, ma soprattutto il ruolo centrale, a volte autonomo della mano nella creazione di un’opera.

Leggiamo nella quarta di copertina: Anche per chi abbia familiarità col suo universo visivo – disseminato di figure, paesaggi, oggetti, e disegni dentro disegni dentro disegni – lo sguardo di Tullio Pericoli non è facile da ricostruire. Almeno fino a quando non si coglie un dato essenziale e singolarissimo, e cioè che a guidare quello sguardo non è soltanto l’occhio, ma un organo più irrequieto e nervoso, che si lascia dirigere solo fino a un certo punto, e da lì in poi asseconda, prima di tutto, i propri imprevedibili talenti: la mano.

In questa conversazione con Domenico Rosa, Pericoli ne parla per la prima volta apertamente, con il gusto e spesso la sorpresa di scoprire via via, insieme a chi ascolta e poi a chi legge, i meccanismi e gli incantesimi del proprio lavoro: sciogliendone vari enigmi, e avvicinandoci, nel modo più attraente, a quella singolare «sapienza» che è nella mano.

Un’occasione imperdibile per incontrare un artista di grande finezza e discrezione che si impone per la qualuità del suo lavoro e la sobrietà dei suoi approcci.

Un saluto da Valeria Cicala

Brano corrente

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