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31 Maggio 2010 | Archivio / Università

La XII indagine conoscitiva sui laureati italiani di Almalaurea

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31 maggio 2010

Benvenuti a Campus e a una puntata dedicata alla XII indagine conoscitiva sul profilo dei laureati italiani di Almalaurea. Ne abbiamo parlato con l’assessore regionale Patrizio Bianchi. Nella seconda parte del magazine, le news dal mondo della ricerca e delle università.

Sono passati dieci anni dalla riforma universitaria che ha introdotto il sistema del “tre più due“: una laurea di primo livello triennale cui può seguire un biennio di specializzazione. Il consorzio AlmaLaurea ha presentato la scorsa settimana i risultati della sua XII indagine conoscitiva sul profilo dei laureati italiani, per la quale il decennale della riforma ha rappresentato un punto fermo per valutarne i primi risultati. “La popolazione dei laureati – ha spiegato il direttore di AlmaLaurea Andrea Cammelli – si è ormai stabilizzata e questo consente un confronto molto affidabile tra i laureati di oggi e quelli di ieri”. Ascoltiamo la scheda

Scheda
Tra i dati presentati, per esempio in riferimento all’Alma Mater, spicca il gran numero di laureati che hanno trascorso un periodo di formazione sui banchi delle università del resto d’Europa e del mondo. Sfiorano addirittura il 29 per cento tra quelli di secondo livello, dieci punti percentuali in più rispetto alla media nazionale. Risultati particolarmente brillanti emergono guardando ai 4000 laureati di secondo livello del 2009. Sono più regolari negli studi, ottengono un buon punteggio finale e frequentano più assiduamente le lezioni. Ascoltiamo la scheda

Questo il commento ai dati diffusi da Almalaurea di Patrizio Bianchi, assessore regionale con delega a scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro.

E ora le news dal mondo della ricerca e delle università
Una ricerca coordinata dall’Università di Bologna e pubblicata sul numero di giugno della rivista scientifica Current Biology, fa luce sui riflessi neurologici del pregiudizio. Dai risultati dello studio emerge che il cervello di quanti nutrono sentimenti razzisti funziona in modo diverso. A differenza di quello delle altre persone, fatica a identificarsi spontaneamente nella sofferenza fisica di individui di altri gruppi etnici.

Il Dipartimento di Scienze dell’Informazione dell’Alma Mater ha inaugurato un laboratorio che grazie al coinvolgimento degli studenti lavorerà su tre progetti di ricerca connessi ai trasporti urbani, alla medicina e ai beni culturali. Le prime tre tappe del progetto elaboreranno un’applicazione che si occuperà della misurazione del dolore nella reumatologia, un’altra che sarà in grado di informare i cittadini dov’è la fermata di autobus più vicina, mentre un’ultima darà accesso a un museo virtuale con forte coinvolgimento sensoriale. Il tutto integrando tecnologie innovative come iPhone e iPad con tecnologie tradizionali.

Per questa puntata è tutto, Campus vi dà appuntamento alla prossima settimana

Abbiamo trasmesso Campus, reti e connessioni di formazione ricerca e impresa in ER

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