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1 Aprile 2010 | Archivio / Scelto per voi

Massimo Bubola

Reinterpreta i classici del liscio con il cd Romagna nostra

A cura di Cinzia Leoni e Angela Benassi

1 aprile 2010

Il cielo d’Irlanda

Cari ascoltatori di RadioEmiliaRomagna ben ritrovati. Il brano che state ascoltando è Il cielo d’Irlanda contenuto nel cd di Massimo Bubola & Circolo Sociale del Liscio dal titolo Romagna nostra.

Quello dei classici del liscio riveduti e “corretti” da Massimo Bubola & Circolo sociale del liscio è un progetto culturale e discografico prodotto dal MEI (Meeting degli indipendenti)  dal titolo Romagna nostra, e sostenuto dall’assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna guidato dall’Assessore Alberto Ronchi.

Il lavoro è stato concepito nella primavera del 2009 da Giordano Sangiorgi, organizzatore del Mei, che l’ha condiviso con le principali case discografiche del liscio romagnolo, insieme alle realtà di recupero della tradizione della “musica delle aie” e con il cantautore Massimo Bubola.

Massimo Bubola, autore e compositore di tanti brani popolari e di successo ha sempre dimostrato una grande attenzione alle letterature e alle musiche tradizionali di area italiana ed europea e ha quindi deciso la rivisitazione di alcuni classici del liscio tra cui Romagna mia, Ciao mare, Un bès in biciclèta e il tango Polvere. Completano il disco una versione da ballo della sua famosa Il cielo d’Irlanda e un nuovo brano composto sempre dallo stesso Bubola e dedicato alla figura epica del bandito romagnolo Stefano Pelloni, dal titolo Son Passator Cortese.

L’intenzione di Massimo Bubola fin dall’inizio è stata quella di miscelare questa musica da ballo ad altri generi anche internazionali, sperimentati in 34 anni di carriera, riavvicinando il liscio alle sonorità più vicine al rock-folk contemporaneo.

Il disco di 6 brani, vede la partecipazione di alcuni rappresentativi artisti romagnoli di varie estrazioni, tra cui il leggendario Moreno Conficconi, Elena Cammarone della storica orchestra Castellina Pasi, Marco Bartolini, musicista e coordinatore della Scuola di musica popolare di Forlimpopoli, Luigi Tartaull, Stefano De Vecchi ed infine Pietro “Quinzân” Bandini, musicista, cantante e organizzatore de “La musica nelle aie”.

Massimo Bubola, artista solista, autore, ma anche poeta e produttore di tanti giovani di talento, è presente sulla scena della canzone d’autore italiana dalla metà degli anni Settanta: il suo primo album di studio, Nastro Giallo, è del 1976. Fu l’album che impressionò Fabrizio De André, che si avvalse della collaborazione di Massimo Bubola per la scrittura dei testi e delle musiche delle canzoni di Rimini (1978) e de L’Indiano (1981), gli album che ne rilanciarono la carriera, con canzoni come Andrea, Sally, o Fiume Sand Creek. Il suo terzo album Tre Rose (1981), più acustico e dai toni più intimisti, è stato prodotto da Fabrizio De André. È il primo disco di Bubola a conquistare la top ten della classifica italiana.

Prima di farvi ascoltare l’intervista a Giordano Sangiorgi, Patron del MEI, ascoltiamoci il brano Ciao Mare contenuto nel cd Romagna nostra di Massimo Bubola & Circolo Sociale del Liscio.

Ciao Mare

Cari ascoltatori abbiamo qui con noi oggi Giordano Sangiorgi del MEI

Ciao Giordano,

Ci parli della collaborazione con Massimo Bubola e del Circolo Sociale del Liscio?

I classici del liscio reinterpretati da un maestro della canzone popolare italiana come Massimo Bubola. Da musica da ballo a rock-folk contemporaneo. Ci puoi parlare di questo cd Romagna nostra?

Questo disco vede anche la partecipazione di alcuni rappresentativi artisti romagnoli di varie estrazioni, tra cui il leggendario Moreno Conficconi solo per citarne uno. Ci parli di queste partecipazioni?

Ascoltiamo ora il brano Son Passator Cortese

Il MEI, insieme alla Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli e La Musica nelle Aie, ha lavorato in particolar modo sul rinnovato slancio delle musiche tradizionali da parte di una nuova generazione di musicisti. Perché questa ricerca di radici tradizionali?

Il progetto ha avuto l’immediato appoggio entusiastico dell’Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna Alberto Ronchi. Come è nata questa collaborazione? 

Il liscio di Romagna è nato alla fine del 1800, inventato dal violinista romagnolo Carlo Brighi detto Zaclèn (anatroccolo). Da allora ad oggi cosa è cambiato?

Ascoltiamoci ora il brano Polvere

Nel 1928 Secondo Casadei fonda la sua orchestra e negli anni ’60 gli si affiancò il nipote Raoul Casadei, che prende il suo posto alla sua scomparsa. Come mai questo genere musicale non passa mai di moda?

Cari ascoltatori di RadioEmiliaRomagna salutiamo Giordano Sangiorgi, Patron del MEI, Massimo Bubola e il Circolo Sociale del Liscio ascoltandoci il brano Romagna Mia contenuto nel cd Romagna nostra. Alla prossima puntata di “Scelto per voi”.

Brano corrente

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